Adepp, pronto il nuovo codice degli investimenti

di Walter Quattrocchi -

L’associazione delle casse professionali ha reso disponibile il testo con le norme di autoregolamentazione

È disponibile il testo del codice di autoregolamentazione per gli investimenti delle casse professionali approvato a settembre dall’Adepp, e contenente le istruzioni per un impiego delle entrate sicuro e trasparente.

Il documento, assicura l’associazione dei 19 enti di previdenza dei professionisti, non si contrappone al provvedimento governativo in emanazione, ma anzi ne dovrebbe costituire un facilitatore.

Nel testo del codice è previsto che le disponibilità complessive (oltre 9 miliardi di euro di entrate nell’ultimo anno) degli enti privatizzati devono essere investite in prevalenza in strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati.

Per azioni o quote di Oicr alternativi non si potrà superare il 40% del totale. All’interno di questo limite, l’investimento sul mercato immobiliare dovrà restare sotto il 35%.

Non più del 5%, infine, potrà essere destinato a strumenti finanziari emessi da uno stesso soggetto o da soggetti appartenenti ad un unico gruppo.

È prevista una deroga a questi limiti, nella misura del 10% a favore degli investimenti fatti ad aziende residenti in Italia o in Europa e rientranti nell’applicazione del credito di imposta previsto dalla legge finanziaria del 2015.

Per quanto riguarda i criteri di investimento, il codice di autoregolamentazione mira a perseguire oltre alla redditività degli impieghi anche l’equilibrio finanziario, in modo da assicurare la liquidità necessaria al pagamento dei trattamenti previdenziali.

Pertanto andranno privilegiati gli strumenti finanziari con basso grado di rischio e occorrerà ottimizzare la combinazione redditività-rischio del portafoglio (diversificato) nel suo complesso, attraverso la scelta degli strumenti migliori per qualità, liquidabilità, rendimento e livello di rischio.

La gestione dovrà essere finalizzata a ottimizzare i risultati contenendo i costi di transazione, gestione e funzionamento in rapporto alla complessità e alle caratteristiche del portafoglio.

Riguardo gli obiettivi rivolti al perseguimento di una maggiore trasparenza, gli enti approveranno annualmente, negli stessi termini previsti per il bilancio di esercizio, un prospetto recante l’esposizione delle attività detenute determinate a valori correnti e lo trasmetteranno ai ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia) e alla Covip entro 20 giorni dalla sua approvazione.

Entro lo stesso termine, si dovrà provvedere alla pubblicazione del prospetto sui siti internet delle singole casse.

Le casse professionali adotteranno misure e codici per estendere i principi e le norme in materia di conflitto di interessi anche ai dirigenti e quadri delle strutture.

Annualmente le gestioni previdenziali predisporranno, per l’approvazione da parte dei propri organi, una relazione sull’applicazione e il rispetto del codice.

Gli enti si adegueranno entro 18 mesi alle disposizioni del codice.

Le casse che detengono investimenti in beni diversi dagli strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati, ivi inclusi investimenti immobiliari e azioni o quote di Oicr alternativi, non compatibili coi limiti del codice, si dovranno impegnare a rendere pubblico, entro 12 mesi, un piano di rientro che riconduca gli investimenti medesimi nell’ambito dei limiti previsti o al più tardi entro dieci anni dall’entrata in vigore del codice.