L’indebolimento delle obbligazioni concede una tregua al Dollaro USA

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Nell’ambito dei cali registrati quest’anno dai mercati obbligazionari globali, il Dollaro USA ha avuto un attimo di respiro. Il tasso di cambio effettivo ha recuperato quasi il 2% da inizio anno ed il cambio EUR / USD è tornato sotto la soglia di 1,20. Il forte slancio dell’economia USA, sostenuto dal rapido piano vaccinale e dal nuovo importante stimolo fiscale, potrebbe aiutare la moneta statunitense a consolidare la sua resilienza a breve termine. Ma è probabile che la tregua del Dollaro si riveli temporanea.

Il Dollaro è una valuta anticiclica, che tende ad indebolirsi quando l’economia globale e la propensione al rischio aumentano. L’Europa e le altre economie avanzate sono destinate a riprendersi durante la primavera e l’estate, innescando nuovi venti contrari al biglietto verde. Gli Stati Uniti sovraperformeranno, ma parte dell’ingente stimolo penetrerà nell’economia globale attraverso un crescente deficit commerciale.

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Nel frattempo, la Fed continuerà ad essere un riferimento contro le speculazioni circa aumenti anticipati dei tassi. I rendimenti USA possono ancora aumentare ulteriormente, ma soprattutto a causa di un premio per l’inflazione più elevato che, in ultima analisi, è di minor supporto per il Dollaro. La BCE si è impegnata ad accelerare i suoi acquisti PEPP; ciò limiterà i rendimenti dei Bund ma allevierà anche il premio per il rischio sul debito dell’Europa meridionale e sull’Euro. Quindi, anche se siamo prudenti sul tasso EUR / USD a breve termine, crediamo ancora che terminerà l’anno intorno ai valori del centrali del range 1,20-1,30.