Eurozona, le politiche monetarie resteranno accomodanti per anni

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Il calo della produzione industriale dell’Eurozona ad agosto si può spiegare principalmente con la debolezza della produzione tedesca, e può essere ricondotto alle significative difficoltà del settore automobilistico. In sofferenza a causa della carenza di semiconduttori, ad agosto la produzione automobilistica è scesa del 10% su base mensile – si noti che in Germania il calo, del -18% su base mensile, è stato particolarmente forte.

Per l’Eurozona nel complesso, la produzione aggregata di automobili ha fatto registrare un livello di quasi il 30% inferiore ai livelli pre-crisi. Si tratta di un dato in contrasto con la produzione industriale non-automobilistica, che attualmente è di quasi il 2% superiore ai livelli pre-crisi. I dati provenienti dai sondaggi sulle imprese – compresi gli indici dei direttori agli acquisti – si sono notevolmente indeboliti negli ultimi mesi, pur rimanendo solidamente ancorati in territorio di espansione.

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Per quanto riguarda l’inflazione, è probabile che il livello dell’indice complessivo dei prezzi al consumo nell’Eurozona rimanga elevato, in particolare a causa dei prezzi alti di petrolio, gas ed elettricità. Per quanto concerne invece le implicazioni di politica monetaria, certamente non ci aspettiamo che la BCE cambi la propria policy, che rimarrà estremamente accomodante per i mesi e gli anni a venire. È infatti improbabile un cambiamento nella politica dell’Eurotower, anche alla luce del fatto che la presidente Lagarde ha sottolineato che gli attuali alti livelli dell’inflazione hanno una natura puramente transitoria.