Cina, l’Fmi certifica il rallentamento

-
- Advertising -

Secondo il Fondo monetario internazionale la crescita del Pil quest’anno sarà del 3,1%. Calano intanto i dati su import ed export

La Cina rallenta. Una nuova conferma è arrivata dal Fondo monetario internazionale che ha rivisto le sue stime sulla crescita del paese: nel 2015 sarà del 3,1%, e non del 3,3% come previsto nell’ultima previsione. Né tantomeno del 7%, come le statistiche governative si ostinano a ripetere.

- Advertising -

Intanto dai mercati arrivano dati reali che certificano le difficoltà dell’economia, con un rallentamento delle importazioni e dell’export.

Secondo i dati ufficiali, in settembre le esportazioni della Cina (espresse in dollari) sono diminuite del 3,7% rispetto a un anno prima (meno 1,1% in yuan), dopo un calo ancora più forte (meno 5,5% in dollari e meno 6,1% in yuan) in agosto. E le importazioni sono crollate del 20,4% (meno 17,7% in yuan) rispetto ad agosto 2014, dopo il meno 13,8% (meno 14,3% in valuta locale) registrato in agosto. Il disavanzo commerciale è salito a 60,3 miliardi di dollari dai precedenti 60,2 di agosto.

- Advertising -

La distanza rispetto ai target fissati dal governo a questo punto è abissale: per l’export l’obiettivo era una crescita del 6% nel 2015.