La Consob francese tira le orecchie ai fondi Sri

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Secondo l’Amf, devono definire meglio le loro strategie di investimento. E comunicarle in modo più chiaro ai risparmiatori

Definire meglio le loro strategie di investimento, distinguendole da quelle tradizionali. E migliorare la qualità delle informazioni fornite ai risparmiatori. Sono i due “inviti” che l’Autorité des marchés financiers (Amf), l’equivalente d’oltralpe della nostra Consob, ha rivolto nei giorni scorsi al settore dei fondi di investimento Sri (socially responsible investment) francesi.

La tirata d’orecchie arriva al termine di un’indagine condotta dalla stessa Amf, che ha recensito 409 prodotti, e ne ha analizzati in dettaglio un centinaio, per un patrimonio complessivo di 44 miliardi di euro. La conclusione è che l’investimento Sri, per come è praticato e presentato oggi dalle società di gestione è “un concetto polimorfo, indefinito e non inquadrato”.

L’Amf sottolinea la necessità di lavorare su due fronti. Il primo riguarda i prodotti e le tecniche di gestione applicate ai prodotti finanziari presentati come Sri. Secondo l’authority, è vero che nella definizione di “investimento sostenibile” coesistono numerosi approcci e che questo non facilita la comprensione. Ma, come ha rivelato l’indagine, alcune classi di attivi non rientrano in realtà nel campo dell’investimento responsabile, la costruzione dei portafogli Sri è molto variabile, e può accadere perfino che un fondo Sri sia sostanzialmente simile a un fondo non Sri.

Il secondo fronte riguarda la comunicazione rivolta agli investitori. La qualità dei documenti che accompagnano i fondi Sri è molto eterogenea, afferma l’Amf. Soltanto il 26% dei fondi forniscono, nella loro documentazione legale, un’informazione dettagliata relativa alla politica di investimento e ai criteri extra finanziari adottati. Il 21% non danno praticamente informazioni, il 40% ne forniscono ma in modo molto poco dettagliato, e il 13% forniscono molte informazioni in più, ma non precisano quale sia la loro filosofia generale.

L’Amf invia dunque un avvertimento chiaro alle società di gestione che propongono prodotti Sri. Non esiste, in Francia come altrove, una definizione di legge di ciò che è Sri e ciò che non lo è, ma l’Autorité richiama comunque tutte le società di gestione che propongono questo tipo di prodotti alla necessità di offrire una comunicazione più chiara e coerente, e di rendere più selettive le loro politiche di investimento.