Aumentano i contributi peri co.co.co.

di Walter Quattrocchi -
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I versamenti alla gestione separata salgono al 31%. Cresce anche l’aliquota dei lavoratori autonomi pensionati

Rincaro dei contributi per i co. co.co. e per i pensionati iscritti alla gestione separata dell’Inps.

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La legge di stabilità 2016 ha previsto il congelamento degli aumenti soltanto per i lavoratori autonomi titolari di partita Iva, iscritti in via esclusiva alla gestione separata.

Continua invece ad innalzarsi l’aliquota contributiva, che nel 2018 toccherà il 33% (legge 247/07), per le altre categorie di lavoratori per cui vige l’obbligo di iscrizione alla gestione separata: sale così di un punto, dal 30% al 31%, l’aliquota per gli iscritti alla gestione non titolari di partita Iva , quali i collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co), gli associati in partecipazione che apportano attività lavorativa (quelli ancora in essere prima delle modifiche apportate dal Jobs Act) e, a specifiche condizioni, i lavoratori autonomi occasionali (quando il compenso supera la soglia dei 5 mila euro annui).

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Dal 1°gennaio 2016 è passata dal 23,50 al 24% anche l’aliquota contributiva pensionistica dovuta alla gestione separata corrisposta dai lavoratori autonomi titolari di pensione (caso tipo il pensionato che presta consulenza senza obbligo di iscrizione a casse di categoria) o assicurati anche presso altre forme pensionistiche obbligatorie.

Il rincaro colpirà committenti e collaboratori: per le collaborazioni coordinate e continuative e figure assimilate infatti il contributo è a carico per due terzi del committente e per un terzo del collaboratore.

L’obbligo di versamento compete comunque al committente anche per la quota del lavoratore, trattenuta in busta paga all’atto della corresponsione del compenso. Il committente, per applicare correttamente l’aliquota, dovrà acquisire dal collaboratore la dichiarazione sulla sua situazione contributiva per l’accertamento se sia titolare di pensioni o di altri rapporti assicurativi.

I lavoratori autonomi occasionali devono comunicare tempestivamente ai committenti il superamento della soglia di esenzione (5 mila euro lordi annui) e, solo per la prima volta, iscriversi alla gestione.