Il dollaro debole spinge oro e argento alle stelle

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Il metallo giallo viaggia a 1.249,38 dollari l’oncia, sui massimi dell’ultima settimana. L’argento è a 16,973 dollari, vicino ai massimi dell’ultimo anno

Quotazioni in grande spolvero per i metalli preziosi, spinti dalla debolezza del dollaro derivata dalla politica monetaria della Fed americana e delle altre banche centrali.

L’oro continua la corsa iniziata da qualche giorno che lo ha portato sui massimi dell’ultima settimana a 1.249,38 dollari l’oncia, valore su cui si conferma nelle contrattazioni di oggi.
L’argento ieri è volato ai massimi dell’ultimo anno a quota 16,972 dollari l’oncia, per assestarsi poi a 16,973 (+0,24%) questa mattina.

Il dollaro influisce sulle quotazioni dei due metalli preziosi in quanto è la valuta in cui sono scambiati e i corsi dell’oro e dell’argento traggono vantaggio dalla debolezza della valuta americana.

Il deprezzamento del biglietto verde spinge l’euro sui massimi delle ultime settimane: la moneta europea quota 1,136 contro dollaro, il tutto alla vigilia delle riunioni della Bce, domani, e della Fed in calendario la prossima settimana.