Inpgi: bilancio 2015 in attivo, ma grazie alla gestione patrimoniale

di Walter Quattrocchi -
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L’avanzo dell’istituto previdenziale dei giornalisti è di 21 milioni di euro, ma il saldo tra entrate e spesa è negativo per 112 milioni. In calo i contributi, mentre aumenta la spesa per le pensioni e ammortizzatori sociali

Il Consiglio di amministrazione dell’Inpgi ha approvato il bilancio del 2015 chiudendo l’esercizio della gestione principale con un avanzo di gestione di 21 milioni, pur registrando un disavanzo per entrate contributive e spesa pensionistica pari a 111,9 milioni.

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Il peggioramento dei conti deriva da un calo della contribuzione corrente, diminuita di circa 9,7 milioni rispetto al 2014 (meno 2,8% ), per effetto di una contrazione del 5,82% dei rapporti di lavoro subordinato rispetto al 2014 .

Inoltre il bilancio documenta un aumento della spesa per le pensioni, pari a 461 milioni di euro (più 3,8% rispetto al 2014), e per ammortizzatori sociali, pari a 37,4 milioni di euro (più 3,3% rispetto al 2014).

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Una diversificata gestione patrimoniale ha consentito comunque di realizzare plusvalenze per 90,2 milioni di euro, che hanno portato il risultato finale del bilancio in positivo, nonostante il disavanzo per spesa pensionistica e le minori entrate.

Il Cda ha approvato inoltre il bilancio consuntivo 2015 della Gestione Separata, i cui indicatori fondamentali si presentano, invece, solidi.

Nella Gestione Separata l’avanzo economico di gestione per l’esercizio 2015 è risultato pari a 39,627 milioni di euro, mentre la gestione previdenziale ha registrato un avanzo di 43,604 milioni, in crescita del 5,84% rispetto all’anno precedente. L’avanzo della gestione patrimoniale è stato pari a 5,621 milioni.

La relazione sui conti del 2015 dell’Inpgi sottolinea come l’Istituto previdenziale dei giornalisti consideri questo un bilancio di transizione, in attesa dei primi effetti positivi della riforma adottata a luglio del 2015 ed entrata in vigore lo scorso gennaio, che porterà a un incremento delle entrate stimato a circa 23 milioni di euro.

L’impegno del Cda, conclude la relazione, è quello di completare la riforma delle prestazioni entro la fine dell’anno per consentire all’ente di ritrovare la sostenibilità a lungo termine.