Banche “salvate”, al via la procedura per il rimborso forfettario

-
- Advertising -

Gli ex-obbligazionisti di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti che scelgono il forfait possono fare domanda entro il 3 gennaio 2017

Tecnicamente manca ancora un dettaglio: il modulo per l’istanza di indennizzo, che sarà caricato sul sito del Fondo interbancario di tutela dei depositi il prossimo 22 luglio. Da quel momento gli oltre 10 mila obbligazionisti di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti, le quattro banche oggetto della risoluzione del 22 novembre scorso, potranno presentare la loro domanda per il rimborso forfettario.

- Advertising -

Lo ha annunciato lo stesso Fondo interbancario, al quale il governo ha affidato la gestione del Fondo di solidarietà istituito per risarcire i piccoli investitori che hanno visto bruciare i loro risparmi investiti nei bond subordinati delle quattro banche e che, accettando il forfait, potranno riavere l’80% di quanto perduto.

Per attivare la procedura si è dovuta attendere, il 3 luglio, l’entrata in vigore della legge di conversione del decreto che ha stabilito le modalità del rimborso che, è bene ricordarlo, è una strada alternativa rispetto a quella dell’arbitrato.

- Advertising -

Possono chiedere il rimborso coloro che hanno acquistato i titoli prima del 12 giugno 2014 e li avevano ancora in portafoglio il 22 novembre 2015. Per rientrare nella procedura del rimborso forfettario occorre inoltre avere un patrimonio mobiliare inferiore ai 100 mila euro (alla fine del 2015) e un reddito complessivo 2014 ai fini Irpef non superiore ai 35mila euro.

Il Fondo di solidarietà sarà alimentato “sulla base delle esigenze finanziarie connesse alla corresponsione delle prestazioni” da parte del Fondo interbancario di tutela dei depositi (è stato eliminato il plafond di 100 milioni previsto in un primo momento).

La richiesta di indennizzo deve essere presentata entro il 3 gennaio 2017. Al modulo dovranno essere allegati:
– il contratto di acquisto degli strumenti finanziari subordinati;
– i moduli di sottoscrizione o d’ordine di acquisto;
– l’attestazione degli ordini eseguiti;
– una dichiarazione sulla consistenza del patrimonio mobiliare;
– copia di un documento di identità in corso di validità;
– copia della procura conferita, nel caso in cui l’istanza sia presentata al Fondo tramite studi legali o associazioni di consumatori.

Per l’invio si potrà utilizzare la procedura guidata sul sito web, oppure una raccomandata con avviso di ritorno.