Milano in rosso, giù i bancari

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Unicredit e Mps sospese al ribasso. Vendite su Fca

Ancora una seduta pesante per piazza Affari: a un’ora dall’avvio degli scambi l’indice Ftse Mib cede oltre il 2%, zavorrato dai drastici ribassi delle banche. A perdere quota è oggi anche Banca Mps, positiva ieri dopo il risultato negativo dello stress test dell’Eba, ma anche dopo il varo del piano per il risanamento dell’istituto attraverso la cessione delle sofferenze e un aumento di capitale da 5 miliardi. Al momento Mps è in asta di volatilità con un calo del 5,6%.

Anche Unicredit è stata sospesa al ribasso, con un calo teorico di oltre il 5%, dopo il meno 9,4% di ieri. Secondo il Messaggero, il nuovo amministratore delegato Jean Pierre Mustier ha avviato trattative con le principali banche internazionali, tra cui Jp Morgan e Morgan Stanley, in vista di un aumento di capitale che dovrebbe arrivare a 7-8 miliardi di euro, ben al di sopra dei 5 miliardi ipotizzati finora.

In rosso deciso anche Ubi banca, Popolare Milano, Popolare Emilia Romagna e Mediobanca. Contiene le perdite (meno 1,5%) Intesa Sanpaolo, che oggi comunica i dati trimestrali. Sul comparto pesa anche la notizia che Commerzbank, il secondo gruppo bancario tedesco, ha tagliato le previsioni sugli utili.

Negli altri comparti, forte calo (meno 3,4%) e un passaggio in asta di volatilità per Fiat Chrysler Automobiles, nonostante i buoni dati sulle immatricolazioni in Italia a luglio. Il mercato è cresciuto del 2,9%, Fca del 4,8%, per una quota di mercato salita al 28,8%, lo 0,5% in più rispetto a un anno fa.

Male anche i petroliferi, con il greggio che si mantiene ai minimi da aprile, poco sopra i 40 dollari al barile. Male Saipem (meno 3,3%), Tenaris (meno 2,4) ed Eni (meno 2%). Nel resto del listino crolla Saras, a meno 8,6%.

Negativi anche gli altri listini europei: Parigi cede l’1%, Francoforte lo 0,8% e Londra lo 0,5% circa. Questa mattina Tokyo ha chiuso in calo dell’1,47%, penalizzata dal rafforzamento dello yen sul dollaro.

L’euro è in lieve rialzo in matinata, a 1,1181 dollari da 1,1166 della vigilia.

Stabile lo spread tra Btp e Bund a 127,7 dai 128 della chiusura di ieri; il decennale italiano rende l’1,21%.