Chiusura pesante per piazza Affari, a picco Mps

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L’indice Ftse Mib termina a meno 2,4%. Forti vendite su tutti i finanziari, con Unicredit, Azimut e Mediobanca

Pessimo finale di settimana per Milano, che ha ceduto oggi il 2,43% con l’indice Ftse Mib. In calo anche le borse europee: Francoforte ha perso l’1,4%, Parigi lo 0,9% e Londra lo 0,15%. In calo anche Wall street, dopo i dati sull’inflazione negli Usa, risultata in recupero a più 1,1% su base annua; la notizia viene letta come un incoraggiameno alla Fed perché aumenti i tassi di interesse, anche se è improbabile che ciò avvenga già la settimana prossima.

Negativo il settore finanziario, sul quale pesa il forte ribasso di Deutsche Bank, che a Francoforte ha ceduto oltre l’8% dopo che il dipartimento di Giustizia degli Usa ha chiuso le indagini sulla vicenda dei mutui subprime chiedendo il pagamento di 14 miliardi di dollari alla banca tedesca. 

A Milano nuovo crollo per Banca Mps, giù del 9,34%. La banca senese è sempre in attesa di un piano di ricapitalizzazione, che potrebbe ricalcare quello adottato in passato per la greca Eurobank, con un un aumento di capitale riservato agli investitori istituzionali, e uno scambio tra obbligazioni subordinate e azioni, che avrebbe base volontaria, ma con un livello minimo di adesioni. Dopo la nomina del nuovo Ad Marco Morelli, si attende di sapere chi sarà il nuovo presidente, al posto del dimissionario Massimo Tononi; i nomi più accreditati sono quelli di Vittorio Grilli, Corrado Passera e soprattutto Lorenzo Bini Smaghi.

Pesante anche Azimut (meno 6,35%), ma chiudono in netto ribasso anche Mediobanca (meno 5,80%), Unicredit (meno 5,79%), Banca Mediolanum (meno 5,54%), Banco Popolare (meno 4,80%), Popolare Milano (meno 4,50%) e Ubi Banca (meno 4,49%).

Negli altri comparti, già Moncler (meno 4,29%), Saipem (meno 4,06%) ed Exor (meno 3,93%).

In salita lo spread Btp-bund, che tocca i 135 punti base con il titolo decennale italiano che rende l’1,35%.