Raddoppiati in cinque anni gli incentivi per una finanza più sostenibile

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Secondo l’Unep, però, è necessario un ulteriore sforzo per realizzare un’effettiva trasformazione

Le iniziative e gli incentivi da parte della politica per rendere il sistema finanziario globale più sostenibile e più “verde” sono più che raddoppiati negli ultimi cinque anni. Ma è necessario uno sforzo ulteriore per approfittare di questo clima favorevole e realizzare un’effettiva trasformazione. Sono le conclusioni cui è giunta la seconda edizione del report “The financial system we need” (il sistema finanziario di cui abbiamo bisogno) realizzato dall’Unep, il programma per l’ambiente delle Nazioni unite.

I provvedimenti e le misure adottate da ministri delle Finanze, banche centrali e regolatori finanziari, negli ultimi cinque anni, sono saliti a 217, e coinvolgono ormai quasi 60 paesi, afferma lo studio.

Le economie in via di sviluppo ed emergenti hanno concentrato i loro sforzi nel rendere più amico dell’ambiente il sistema bancario, mentre nei paesi sviluppati l’attenzione è stata maggiormente rivolta agli aspetti ambientali, sociali e di governance degli investitori istituzionali.

E anche i capitali cominciano a muoversi, afferma il report. Le emissioni di “green bond” hanno già raggiunto, nel 2016, i 51,4 miliardi di dollari, contro i 41,8 miliardi dell’intero 2015: una crescita di quattro volte rispetto agli 11 miliardi del 2013. L’Unep aggiunge tuttavia che si tratta di una fetta pari allo 0,15% del mercato mondiale del reddito fisso.

Il 2016 è stato segnato anche da importanti decisioni a livello nazionale e internazionale. I ministri delle Finanze e i governatori delle Banche centrali dei Paesi del G20, per la prima volta, si sono accordati sulla volontà di far crescere la finanza green. E in Cina il presidente Xi Jinping e il consiglio di Stato hanno emesso delle linee guida per sostenere una svolta verde del sistema finanziario. Quanto all’Europa, la Commissione ha appena annunciato una strategia comune sulla finanza sostenibile. Per l’Italia il report cita la creazione di un tavolo nazionale per la finanza sostenibile, incaricato di valutare diverse alternative nelle banche, nel mercato dei capitali, e nei settori dell’investimento e delle assicurazioni.

Ma, aggiunge l’Unep, è necessaria un’azione più forte e più rapida. A livello mondiale, occorrono fra i 5 mila e i 7 mila miliardi all’anno per finanziare gli obiettivi di Sviluppo sostenibile.

Per questo l’Unep indica cinque proposte, ambiziose ma concrete:
– integrare la sostenibilità nei piani nazionali a lungo termine per la riforma della finanza;
– indirizzare gli sviluppi del fintech per spingere la finanza verso uno sviluppo sostenibile;
– utilizzare la finanza pubblica per influire direttamente e per aprire la strada a nuovi mercati, regole e pratiche;
– fare in modo che i decisori politici e i professionisti comprendano gli imperativi e i rischi;
– sviluppare approcci comuni per integrare la sostenibilità nelle definizioni, negli strumenti e negli standard del mondo della finanza.