Spaxs accelera: business combination con Banca Interprovinciale

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SPAXS S.p.A. ha sottoscritto ieri un accordo, approvato dal proprio Consiglio di Amministrazione, finalizzato alla realizzazione della Business Combination con Banca Interprovinciale S.p.A., istituto bancario attivo dal 2009 nel segmento delle PMI con un totale attivo di circa 1 miliardo di euro e un patrimonio netto di circa 60 milioni di euro.

Il raggiungimento dell’accordo è stato possibile grazie alla piena collaborazione degli azionisti e del management di Banca Interprovinciale.

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L’operazione è soggetta all’autorizzazione dei competenti Organi di Vigilanza, con i quali il relativo iter verrà prontamente avviato, e alla successiva approvazione dell’Assemblea degli azionisti di SPAXS, in conformità alle norme contenute nel proprio statuto sociale.

L’obiettivo di SPAXS è di essere pronta ad operare anche nei nuovi segmenti di mercato nei quali intende inserirsi già a partire dalla seconda metà dell’anno in corso. Il progetto imprenditoriale di SPAXS prevede la creazione di una banca innovativa dedicata al segmento delle “PMI con potenziale”, attiva nel mercato dei non-performing loans e nell’offerta di servizi bancari ad alto tasso di digitalizzazione per famiglie e imprese.

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L’accordo prevede l’acquisizione di una percentuale pari a circa il 91,4% del capitale sociale di Banca Interprovinciale1 per un controvalore complessivo di circa 51,2 milioni di euro, corrispondenti a una valorizzazione del 100% di Banca Interprovinciale pari a circa 56,0 milioni di euro.

In particolare, il 72,0% circa del capitale sociale di Banca Interprovinciale verrà acquistato in contanti ed il 19,4% circa tramite conferimento e consegna di massime 987.128 azioni SPAXS di nuova emissione a un valore di 11 euro per azione. Per quanto riguarda il rimanente 8,6% circa del capitale sociale di Banca Interprovinciale, l’accordo prevede che ulteriori adesioni possano arrivare in un tempo successivo.

All’operazione annunciata si prevede possa seguire un’integrazione societaria tra SPAXS e Banca Interprovinciale che verrebbe realizzata successivamente con tempi e modalità da definire, con l’obiettivo di chiedere l’ammissione all’MTA di Borsa Italiana al ricorrere delle condizioni e con i tempi tecnici necessari.

L’accordo sottoscritto è migliorativo rispetto a quanto previsto nel progetto di SPAXS ed in particolare per:

  • tempi di selezione, due diligence e negoziazione più rapidi del previsto. Si è arrivati alla selezione di Banca Interprovinciale attraverso l’individuazione, sulla base di criteri molto stringenti, di dodici potenziali candidature, successivamente ridotte ad una short list di tre;
  • dimensione dell’investimento, in linea con l’obiettivo di non superare il 10% delle risorse raccolte da SPAXS (600 milioni di euro). Tutte le risorse rimanenti saranno pertanto dedicate allo sviluppo del progetto imprenditoriale;
  • diluizione non significativa degli attuali azionisti ordinari di SPAXS, in quanto circa il 72% del capitale sociale di Banca Interprovinciale verrà acquistato in contanti rispetto ad una ipotesi iniziale di acquisto della banca target interamente in azioni.

Corrado Passera, Presidente Esecutivo di SPAXS, ha dichiarato:
“Con l’operazione annunciata oggi SPAXS entra, in soli due mesi, nel vivo del progetto imprenditoriale per cui è nata e di cui l’acquisizione di Banca Interprovinciale rappresenta un primo importante tassello. Ringrazio gli azionisti e il management di Banca Interprovinciale che hanno reso possibile il raggiungimento di un accordo in tempi così brevi. Banca Interprovinciale ha tutte le caratteristiche che stavamo cercando: è solida e sana, ha una struttura leggera e flessibile e ha dimensioni adeguate all’avvio del nostro progetto. Siamo quindi pronti – una volta ottenute le necessarie autorizzazioni – a sottoporre ai nostri azionisti quella che riteniamo rappresenti la migliore opportunità per costruire una banca fortemente innovativa, specializzata nel sostenere le PMI italiane”.

Umberto Palmieri, Presidente di Banca Interprovinciale, ha dichiarato:
“Banca Interprovinciale è nata meno di 10 anni fa con l’obiettivo di supportare le piccole e medie imprese locali e siamo quindi particolarmente felici di poter contribuire alla realizzazione di un progetto destinato a creare un nuovo importante istituto bancario dedicato a questa tipologia di imprese. Crediamo fortemente nell’iniziativa ed è per questo che abbiamo deciso di sostenerla”.

Successivamente all’ottenimento delle autorizzazioni degli Organi di Vigilanza cui l’operazione è soggetta, verrà convocata l’Assemblea degli azionisti di SPAXS che dovrà approvare la Business Combination. Prima di tale Assemblea si terrà un Investor Day di presentazione alla comunità finanziaria del piano strategico pluriennale. Di tale evento e della relativa documentazione verrà data informativa al pubblico mediante comunicato stampa.

LE SOCIETA’ COINVOLTE

SPAXS, promossa da Corrado Passera e Andrea Clamer, è la prima SPAC (special purpose acquisition company) imprenditoriale italiana finalizzata all’acquisizione e patrimonializzazione di una società operante nel settore bancario. SPAXS nasce infatti con l’obiettivo di promuovere un progetto innovativo creando, a partire dalla società target, una banca dedicata alle PMI, attiva nel mercato del crossover lending, invoice lending, servizi di turnaround e dei non-performing loans oltre che nell’offerta di servizi di digital banking per il mondo delle famiglie.

Il collocamento istituzionale di SPAXS, che si è chiuso lo scorso 26 gennaio per un controvalore di 600 milioni di euro, ha qualificato la Società come prima Spac per dimensione in Italia. Dallo scorso 1° febbraio, SPAXS è quotata sull’AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.

Banca Interprovinciale è un istituto di credito attivo in Emilia Romagna, fondato a Modena nel 2009 per iniziativa dell’attuale Presidente, Umberto Palmieri.

Al 31 dicembre 2017 Banca Interprovinciale aveva 60 milioni di euro di patrimonio netto, un totale attivo di 1 miliardo di euro, di cui 608 milioni di euro di titoli altamente liquidabili (principalmente titoli governativi italiani) e 326 milioni di euro di crediti netti verso la clientela. Alla stessa data, Banca Interprovinciale contava 529 milioni di euro di raccolta diretta da clientela, di cui 435 milioni di euro in depositi e 94 milioni di euro in obbligazioni e altri titoli di debito, con un rapporto impieghi/raccolta del 62% circa.

Banca Interprovinciale vanta inoltre una solida qualità degli attivi, con un’incidenza dei crediti deteriorati lordi e netti sui crediti totali largamente inferiore alla media del sistema bancario italiano. La banca ha infatti chiuso l’esercizio 2017 con 18 milioni di euro di crediti dubbi lordi totali, pari ad un NPE ratio lordo del 5,4%. Al netto delle rettifiche di valore – 53,3% per le sofferenze, 33,4% per le inadempienze probabili – i crediti dubbi netti totali di Banca Interprovinciale rappresentano il 3,1% del totale impieghi.

Presenta una solida patrimonializzazione, con un Common Equity Tier 1 ratio (CET1) del 17,3% a dicembre 2017, dato superiore alla media di sistema e di gran lunga superiore ai coefficienti patrimoniali minimi stabiliti dall’Autorità di Vigilanza.

Nell’anno 2017 Banca Interprovinciale ha registrato ricavi per 20 milioni di euro3, costi operativi per 10,1 milioni di euro, costo del credito pari a 97bps e ha riportato un utile netto di 3,4 milioni di euro, corrispondente ad un ROE di circa il 6%.

Banca Interprovinciale ha una struttura snella: opera attraverso 7 filiali e 62 dipendenti4, con un cost income ratio di circa 51%, tra i più bassi nel settore bancario italiano.

FINALITÀ DELLA BUSINESS COMBINATION

Con l’acquisizione di Banca Interprovinciale, SPAXS intende avviare il progetto di una banca fortemente innovativa e focalizzata su tre attività tra loro sinergiche e integrate in segmenti di mercato di grandissime dimensioni e molto dinamici.

La nuova banca si rivolgerà al segmento delle PMI italiane con potenziale di crescita, anche se di rating non elevato o senza rating, cui offrirà servizi di invoice e crossover lending. Tali imprese hanno spesso difficoltà di accesso ai mercati finanziari o al credito bancario e rappresentano un mercato potenziale di diverse centinaia di miliardi di euro di impieghi. Offrirà anche servizi di turnaround, acquistando e gestendo crediti verso imprese già classificati come deteriorati (Unlikely To Pay), ma con prospettive di ritorno in bonis, combinando soluzioni di debito con adeguata attività di advisory.
Inoltre, la banca sarà attiva nell’acquisito e gestione di crediti NPL con l’obiettivo di recuperare efficacemente tali posizioni, e si focalizzerà principalmente su portafogli corporate, garantiti e non garantiti.

Infine, l’istituto bancario offrirà una serie di servizi di digital banking alla clientela famiglie e imprese, che avranno caratteristiche di semplicità, trasparenza e incentrati sulla customer experience, attraverso una piattaforma supportata dalle tecnologie più innovative.

La nuova banca, che adotterà un modello di governance in linea con le best practice di mercato, sarà guidata da Corrado Passera che assumerà la carica di Amministratore Delegato e sarà affiancato da un gruppo di manager e professionisti di grande esperienza.

Compatibilmente con il rilascio delle autorizzazioni da parte delle competenti Autorità, si prevede di rendere operativo il progetto sopra descritto già nel secondo semestre del corrente anno.