State Street Global Advisors – Situazione italiana versus mercati globali

Michael Arone -
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I partiti populisti italiani Movimento 5 Stelle e Lega hanno raggiunto un accordo per formare una coalizione di Governo, che spiana loro la strada per riuscire a insediarsi al potere con un programma volto all’espansione fiscale nella terza più grande economia dell’Eurozona.

In quella che è stata una settimana tumultuosa per la politica europea, la notizia dell’accordo potrebbe raffreddare l’inquietudine degli investitori in merito alla possibilità che lo stallo politico Italiano duri più a lungo.

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A inizio settimana abbiamo assistito ad un incremento del panico sui mercati legato ai timori che un possibile ritorno alle urne a fine estate si trasformasse in un referendum sulla permanenza dell’Italia nell’Eurozona. Forse è ancora prematuro affermare che questo rischio sia effettivamente venuto meno, visto che i programmi politici del Movimento 5 Stelle e della Lega aggraveranno la già difficile situazione debitoria del paese.

Di conseguenza, le Borse globali potrebbero non essere ancora del tutto fuori dai guai, ma non tutto è perduto. La crescita globale sincronizzata e gli utili societari sono saliti nel primo trimestre, rimanendo comunque positivi. Dopo più di un decennio caratterizzato da una politica monetaria basata sul quantitative easing, potremmo assistere a un inasprimento della stessa negli Stati Uniti, anche se ciò avverrà in maniera graduale. L’enorme pacchetto di misure di politica fiscale degli Stati Uniti non ha ancora avviato la crescita in modo deciso, ma probabilmente lo farà nei restanti trimestri del 2018. Inoltre, nonostante il rialzo dei tassi di interesse e dell’inflazione statunitense, entrambi restano ben al di sotto dei massimi storici raggiunti in precedenza.

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Potremmo anche aver superato il picco massimo del ciclo economico, ma lo scenario attuale suggerisce che sia il ciclo economico sia il mercato rialzista sembrano apparentemente senza età. Di conseguenza, è probabile che gli investimenti ciclici globali continuino a fare meglio di quelli difensivi nella seconda metà del 2018.


Michael Arone – Chief Investment Strategist – State Street Global Advisors