Goldman Sachs Asset Management: commento in merito al meeting FED

Andrew Wilson -
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Come previsto la dichiarazione del FOMC ha mostrato un’inclinazione accomodante, con la rimozione della parola “paziente” e un linguaggio che indica la disponibilità ad allentare la politica monetaria come richiesto. Anche il “dot plot” delle proiezioni mediane è stato corretto per indicare che i tagli dei tassi saranno probabilmente quest’anno.

Riteniamo che la Fed sia orientata verso un allentamento dalla compresenza di diversi fattori, tra cui le aspettative di inflazione più basse – riconosciute oggi dai policymaker – e i dati contenuti sull’inflazione stessa, che hanno portato la banca centrale a rivedere al ribasso le previsioni per un aumento dei prezzi quest’anno.

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Una moderata prospettiva di crescita interna, unita al rallentamento della domanda esterna e a dinamiche strutturali, come l’incertezza sul tasso neutrale, potrebbero anche portare all’adozione di politiche più accomodanti, sovrapponendo l’economia alla politica, con l’incertezza legata alle politiche commerciali che implica ulteriori sfide al ribasso per le prospettive di crescita.

Mentre prevediamo riduzioni dei tassi in via cautelativa quest’anno, riteniamo che la tempistica e la portata di qualsiasi allentamento della politica siano incerte e in qualche modo dipendenti dalle relazioni commerciali USA-Cina: in ambito commerciale se i toni aggressivi o le azioni degli Stati Uniti dovessero surriscaldarsi, potremmo assistere a un allentamento della politica della Fed già da questa estate, ma se le tensioni commerciali dovessero raffreddarsi, pensiamo che la Fed attenderà di avere un quadro chiaro sui dati e abbasserà i tassi dall’autunno in poi.

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Andrew Wilson – CEO EMEA e responsabile globale Fixed Income – Goldman Sachs Asset Management