BCE, nuove misure a dicembre, ma basteranno?

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Nel meeting di oggi, la BCE ha mantenuto i tassi e gli altri strumenti di policy ai livelli attuali, ma ha dato ai mercati un avvertimento chiaro per il prossimo incontro di dicembre, quando «ricalibrerà le proprie misure». Per quella data, le nuove proiezioni macroeconomiche dovrebbero tener conto della significativa deviazione al ribasso dell’inflazione core rispetto alle previsioni di settembre, così come dell’impatto della seconda ondata di lockdown. Le stime saranno anche basate su dati più certi riguardo gli stimoli fiscali inclusi nei budget 2021 degli stati membri.

Nell’evidenziare come i rischi siano “chiaramente orientati al ribasso”, la BCE ha creato aspettative per una sua azione a dicembre su almeno due piani. Innanzitutto, potrebbe prendere nuove misure per supportare il credito all’economia. In secondo luogo, per assicurare la convergenza della proiezione di inflazione rispetto all’obiettivo, gli acquisti di asset dovrebbero aumentare. Questo a sua volta supporterà le valutazioni obbligazionarie, o almeno preverrà un rapido aumento dei tassi di interesse, in maniera simile alle intenzioni della BCE in primavera. Non è chiaro a questo punto se l’espansione del PEPP sarà la miglior strategia in questo senso.

Per gli investitori obbligazionari la questione che rimane sul tavolo è se il supporto in arrivo dalla BCE – probabilmente ancora lontano sei settimane – sarà una spinta sufficiente rispetto ai venti contrari che nel frattempo soffieranno, originati da un impennata dei rischi relativi alla pandemia, da piani fiscali deludenti per il prossimo anno, e da altri fattori esterni (tra cui quelli politici.). Siamo cautamente ottimisti, soprattutto perché la BCE ha dimostrato che può agire velocemente quando le condizioni di mercato si deteriorano rapidamente.”