L’alba del value è arrivata, assicuratevi di farvi trovare pronti

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Dopo uno degli anni più volatili, quali lezioni possiamo trarre? Cosa è successo ai mercati azionari, ai settori, ai temi e agli stili? Quali sono state le ragioni della rotazione a favore del value, cosa possiamo aspettarci ancora in futuro, l’attuale rotazione proseguirà e arriverà il momentum del value?

Esattamente un anno fa, i mercati hanno toccato i minimi del 2020 dopo aver vissuto uno dei peggiori e più volatili trimestri di sempre tra la pandemia di COVID e le economie globali in stretto isolamento. L’azione rapida dei governi e delle banche centrali ha stimolato una ripresa unica senza paragoni storici e ha spinto un’ascesa fulminea dei titoli growth. Mentre i rendimenti obbligazionari venivano schiacciati in territorio occasionalmente negativo, gli investitori disertavano i titoli value a basso costo, poiché molti di essi erano più esposti alle industrie cicliche, finanziarie e dei servizi, profondamente colpiti dalle misure di lockdown. Contemporaneamente, anche i prezzi del petrolio sono crollati per un eccesso di offerta rispetto alla domanda. L’indice MSCI ACWI Value ha toccato il suo minimo in otto anni il 20 marzo 2020 e, rispetto all’indice growth, ha raggiunto il minimo storico su ben 21 anni.

Per l’estate, i titoli value avevano raggiunto livelli di valutazione relativa visti solo dopo crisi come quelle del 2002 o nel 2009. Nonostante l’inusuale convenienza, si è reso necessario un fattore scatenante per avviare la rotazione fuori dai tanto amati titoli quality growth e dai portafogli stay-at-home. Ciò si è verificato all’inizio di novembre con le straordinarie notizie sui vaccini, la prospettiva di una rapida riapertura e, in seguito, l’elezione di Biden con le attese di un massiccio stimolo fiscale. I rendimenti obbligazionari hanno iniziato a salire, le curve dei rendimenti si sono ulteriormente irrobustite con le aspettative di una maggiore inflazione, di un miglioramento dell’attività economica e di un calo delle incertezze politiche e dei rischi di default. I settori ciclici piuttosto che anche lo stile value hanno ripreso a splendere supportati dal nuovo ottimismo economico.

Detto questo, cosa possiamo aspettarci? La rotazione è già stata forte in previsione della ripresa della crescita globale, aiutata da massicci pacchetti fiscali e finanziata da banche centrali sempre più accomodanti e da un forte risparmio delle famiglie. Anche se alcune aree cicliche hanno già recuperato dai loro minimi, esistono ancora diverse opportunità legate alla riapertura come i settori finanziari, dell’energia o alcuni titoli esposti ai servizi di consumo. Ma, nonostante l’inversione spettacolare, il rimbalzo del fattore value ha ritardato il movimento dei titoli ciclici. Inoltre, il posizionamento negli stili value è ancora limitato. Tuttavia la valutazione relativa rispetto ad altri stili, e anche lo slancio nelle recenti revisioni degli utili hanno supportato lo stile value.

Le strategie value che sono correlate positivamente con l’aumento dei rendimenti obbligazionari stanno fornendo agli investitori un “diversificatore” naturale del rischio obbligazionario e uno strumento di copertura. Finora, l’aumento dei rendimenti obbligazionari è stato piuttosto modesto rispetto agli standard storici. Ci si può aspettare un’ulteriore normalizzazione, ma le strategie value hanno sottovalutato l’aumento dei rendimenti. La fiducia è aumentata con l’efficacia del vaccino e un rollout costante permetterà alle economie di riaprire, scatenando un’enorme domanda di spesa e investimento repressa. Le aspettative di inflazione stanno aumentando rapidamente, dato che il prezzo delle materie prime ha subito un’impennata e la pressione sulla catena di approvvigionamento si concentra sulla parte di distribuzione. In questo ambiente, l’irripidimento delle curve dei rendimenti sarà di supporto, così come la riduzione generale delle incertezze politiche. La rotazione azionaria beneficerà della spinta garantita dai mercati dei tassi. Le azioni caratterizzate da valutazioni e multipli evelti saranno sotto pressione per via dell’impatto di questo aumento dei tassi.

Il supporto finale (e più tecnico) sarà fornito dalla rotazione interna all’interno dei panieri di momentum “rivali”. Molte di queste strategie sono costruite su una finestra mobile di rendimenti passati a 12 mesi. Ora, questi panieri stanno iniziando a trasformarsi maggiormente in azioni value, ad alto beta/rischio, o di qualità inferiore. Questo spostamento dovrebbe accelerare la rotazione a partire dal mese prossimo.

Tutto sommato, le condizioni finanziarie continueranno a sostenere gli attivi più rischiosi e la relativa sovraperformance dello stile value. In Europa, il ritmo della ripresa è stato ostacolato da un lancio di vaccini più lento del previsto, ma gli Stati Uniti stanno andando avanti con il loro programma di vaccinazione e un massiccio stimolo fiscale. Questi ultimi saranno i primi beneficiari della reflazione. L’alba tanto attesa del value è finalmente arrivata, assicuratevi che la vostra sveglia funzioni.