Sostenibilità: il mercato inizia a distinguere le obbligazioni “light green”

-

Le obbligazioni sostenibili non hanno effetti positivi solo per l’ambiente e la società; offrono vantaggi anche in termini di rendimenti. A differenza di quanto generalmente si crede, numerosi studi e analisi hanno dimostrato che gli investimenti green non sono penalizzanti in termini di performance. Al contrario: nel 2019, il rendimento dei green bond si è attestato al 7,4%, mentre quello delle normali obbligazioni è stato pari al 6,0%.

Boom Esg

Negli ultimi anni le obbligazioni sostenibili hanno registrato un vero e proprio boom. A settembre dello scorso anno è stato collocato sul mercato il primo green Bund. I fondi raccolti sono destinati al finanziamento di stazioni di rifornimento per auto elettriche, alla produzione di elettricità industriale a partire dall’idrogeno e al sostegno di progetti per la protezione del clima in paesi in via di sviluppo. Il governo tedesco intendeva inoltre testare la capacità di assorbimento del mercato e “attrarre nuovi investitori ed emittenti nel segmento dei green bond”. Il green Bund punta a fungere da catalizzatore “per far confluire maggiori investimenti verso un’economia rispettosa dell’ambiente”, ha affermato il segretario di Stato alle Finanze Jörg Kukies. L’emissione ha riscosso grande successo e le sottoscrizioni sono state ben superiori al volume di emissione del titolo green tedesco. Secondo i dati forniti dal Ministero delle Finanze, le richieste hanno superato i 33 miliardi di euro a fronte di un importo emesso pari a 6,5 miliardi di euro. La Germania accusa tuttavia un ritardo rispetto agli standard europei. Lo Stato francese emette titoli di Stato green sin dall’inizio del 2017 e la Polonia è addirittura attiva in questo segmento da fine 2016.

Accanto alle obbligazioni lanciate da Stati e da emittenti sovranazionali, i green bond societari continuano a guadagnare terreno. Dal 2017 al 2020 il controvalore complessivo di questi titoli è salito da EUR 178 miliardi a oltre EUR 400 miliardi. Nel 2021 si prevede che i volumi di emissione raggiungeranno per la prima volta EUR 500 miliardi. Non solo i volumi continuano ad aumentare da anni; anche la gamma dei settori interessati va ampliandosi, così come i temi finanziati dalle emissioni. Un emittente olandese si è ad esempio posto come obiettivo uno stile di vita più sano.

Il panorama di obbligazioni sostenibili

Vanno operate delle distinzioni anche all’interno delle tematiche improntate alla sostenibilità. In linea di massima, si distinguono tre tipologie di obbligazioni sostenibili:

Green bond: si tratta di obbligazioni i cui proventi vengono utilizzati esclusivamente per finanziare progetti ecologici idonei. Tra questi figurano ad esempio la protezione del clima, la conservazione delle risorse naturali, la tutela della biodiversità nonché l’eliminazione e la riduzione dell’inquinamento ambientale.

Social bond: analogamente ai green bond, i proventi dei social bond sono rigorosamente vincolati al finanziamento di progetti sociali idonei. Tali progetti possono essere finalizzati al potenziamento delle infrastrutture in paesi in via di sviluppo (ad es., acqua potabile, canalizzazione, smaltimento delle acque reflue, trasporto, energia), oppure porsi l’obiettivo di incrementare l’offerta di alloggi economicamente accessibili, creare posti di lavoro, promuovere la parità di genere e tutelare maggiormente i diritti delle donne. L’emittente di social bond di gran lunga più importante è l’Unione europea nel quadro del suo programma SURE, che finanzia misure volte a ridurre la disoccupazione causata nell’UE dalla pandemia e a mitigarne gli effetti.

Obbligazioni legate alla sostenibilità: a differenza dei green bond e dei social bond, i cosiddetti sustainability-linked bond (SLB) non sono vincolati a un determinato progetto di sostenibilità; i proventi possono anche essere utilizzati per obiettivi aziendali di carattere generale. L’emittente tuttavia si impegna a soddisfare determinati indicatori essenziali di prestazione (Key Performance Indicator, KPI) relativi a criteri di sostenibilità ambientale, sociale e di governance. Tali indicatori possono riguardare una riduzione del 2% annuo delle emissioni di CO2 entro un periodo di tempo predefinito o la riconversione della produzione con utilizzo di una quota di materiali riciclabili non inferiore all’80%. Il mancato raggiungimento degli obiettivi comporta pagamenti aggiuntivi per lo più sotto forma di cosiddette cedole step-up.

La BCE ha sempre acquistato green bond e social bond anche nell’ambito dei suoi diversi programmi di acquisto di obbligazioni, mentre aveva finora escluso dagli acquisti le obbligazioni legate alla sostenibilità a causa delle loro cedole step-up. Da inizio anno, la banca centrale ha tuttavia mutato atteggiamento e attualmente acquista anche questo tipo di titoli, ma solo se i relativi indicatori essenziali di prestazione sono in linea con gli obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite. Le obbligazioni i cui indicatori essenziali di prestazione si basano su obiettivi sociali non vengono invece prese in considerazione e quindi non vengono acquistate.

Il rischio “light green”

Un’analisi decisa e critica della documentazione delle obbligazioni e una gestione attiva sono di importanza cruciale per gli investitori, data la presenza di troppi emittenti di obbligazioni “light green” che sfruttano la qualifica di sostenibilità per assicurarsi condizioni di finanziamento vantaggiose senza offrire alcun autentico contributo a tematiche quali la protezione dell’ambiente o a progetti di utilità sociale. In passato si potevano in genere emettere obbligazioni green che offrivano rendimenti inferiori a quelli delle omologhe non green, data l’elevata domanda e l’offerta ancora scarsa. Per questo, prima di effettuare qualsiasi investimento, è particolarmente importante assicurarsi che un’emissione finanzi progetti che forniscono contributi misurabili in ambiti come ad esempio quello ambientale e appurare se l’emittente si è posto obiettivi che avrebbe comunque raggiunto nel corso del tempo. Una comunicazione trasparente e una rendicontazione continua sull’attuazione delle misure previste sono altrettanto importanti. Il nostro obiettivo è offrire ai nostri clienti soluzioni d’investimento responsabili in grado di generare rendimenti competitivi e sostenibili, e a tal fine ci avvaliamo di un processo consolidato che integra criteri ESG nell’ambito di tutte le nostre decisioni d’investimento.