FED: Non ci si aspetta sorprese sul tapering, la discussione su quando aumentare i tassi sarà più controversa

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Nella riunione di novembre la Fed annuncerà l’inizio del tapering e darà indicazioni sul suo ritmo.La parte più complessa sarà la valutazione di quanto sia transitoria l’inflazione elevata e le conseguenti implicazioni per la tempistica del primo rialzo dei tassi.

Non ci aspettiamo sorprese sul tapering: in linea con il verbale della riunione di settembre e visti gli ultimi interventi dei membri del FOMC, la riduzione degli acquisti di asset inizierà a metà novembre. Prevediamo che la Fed ridurrà gli acquisti di Treasury e MBS rispettivamente di 10 miliardi di dollari e 5 miliardi di dollari al mese, con una conclusione del QE a giugno 2022. Inutile dire che il FOMC ribadirà che il ritmo del tapering può essere adeguato se le condizioni economiche dovessero cambiare.

La discussione su quando aumentare i tassi sarà più controversa. Nella conferenza stampa, Powell dovrà trovare un equilibrio tra l’aggressivo riprezzamento dei mercati monetari, che ora si aspettano il rialzo entro la fine del secondo trimestre e prevedono due rialzi dei tassi il prossimo anno, e il fatto che alla riunione di settembre il FOMC si è diviso esattemente a metà sull’idea di un unico aumento dei tassi nel 2022. La grande incertezza, in particolare sull’inflazione, non consentirà al Presidente Powell di ignorare troppo i segnali di mercato, ma ribadirà che qualsiasi decisione sui tassi rimane prematura. L’occupazione è ancora per 5 milioni di posti al di sotto del picco pre-pandemia e i deludenti dati sulla crescita del terzo trimestre mostrano che l’economia non è ancora pronta per un inasprimento della politica monetaria.

Le prospettive di inflazione riceveranno molta attenzione. Il FOMC manterrà la sua visione di un temporaneo aumento dell’inflazione, ma riconoscerà che questa posizione sta diventando più difficile da sostenere. La parola “transitorio” potrebbe scomparire dal comunicato stampa, sostituita da una dichiarazione più lunga sulle radici (persistenti ma destinate a dissiparsi) dal lato dell’offerta dell’alta inflazione. La conferenza stampa darà al Presidente Powell l’opportunità di sottolineare che il FOMC sta monitorando fino a che punto l’inflazione più alta sia radicata nelle aspettative. Sulla crescita riconoscerà la forza dell’interruzione dell’offerta e la annoverà tra le ragioni più importanti alla base degli ultimi deludenti dati sull’attività e sul mercato del lavoro.