Efficienza energetica: un’economia sostenibile per affrontare la crisi

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La crisi energetica e il conseguente aumento dei costi delle materie prime riflettono un trend che sembra inarrestabile e imprevedibile, anche alla luce dell’attuale delicata situazione geopolitica in Ucraina. Il mercato energetico internazionale nell’ultimo biennio è stato decisamente influenzato prima dai riflessi della situazione pandemica e, recentemente, dalle tensioni globali che hanno impattato sensibilmente sulle quotazioni delle commodities energetiche più importanti tra cui il gas, l’energia elettrica e il petrolio.

“Attualmente la situazione per le famiglie e le imprese è complessa, data anche la volatilità e imprevedibilità degli scenari geo-politici, con l’inflazione in crescita e le curve dei prezzi energetici in costante variazione. Alcune misure di contrasto al caro energia sono state già adottate dal Governo: ammontano a 8 miliardi le risorse stanziate dal governo Draghi per far fronte agli aumenti in bolletta; questi fondi rappresentano, però, meno di un quarto dei rincari previsti nei primi 6 mesi dell’anno: ben 33,8 miliardi.

Con i prezzi di energia e materie prime in continuo aumento, l’efficienza energetica ricopre un ruolo cruciale per le organizzazioni, le amministrazioni comunali e i cittadini, sia per il funzionamento del sistema nel complesso sia per il contenimento dei costi. In questo momento è fondamentale ottimizzare le risorse energetiche disponibili: quanto più riusciamo a ridurre il nostro consumo di energia, tanto più potremo far fronte a ulteriori turbolenze negli approvvigionamenti in futuro ed offrire un contributo immediato alla società e all’ambiente. In questo scenario le aziende e gli operatori dell’energia svolgono un ruolo cruciale per sostenere consumatori, imprese ed enti locali in un periodo così complesso” dichiara Donato Stanca AD SIMET-Gruppo Enercom.

Simet, società ESCo del Gruppo Enercom – operante nel campo della realizzazione e gestione degli impianti di illuminazione pubblica e semaforici, delle reti di distribuzione di energia elettrica e dello sviluppo di progetti di efficientamento energetico e gestione del calore – è da sempre accanto alle amministrazioni comunali per promuovere l’efficienza produttiva e il risparmio energetico. E, grazie al supporto e alla collaborazione con gli enti del territorio, l’azienda ha in portafoglio 140.000 punti luce gestiti, 80 comuni serviti, attività gestionali coordinate da più sedi operative ed in continua espansione su scala nazionale.

Efficienza energetica significa consumare meno, certamente, ma soprattutto consumare meglio, in modo che neppure una piccola parte dell’energia prodotta e acquistata sia sprecata. Nello specifico Il supporto offerto alle amministrazioni pubbliche è un modello di servizio in global service, mediante contratti di concessione in project financing o convenzioni ministeriali, che unisce progettazione degli interventi, realizzazione delle opere e gestione tecnologica integrata degli impianti con analisi, monitoraggio e reporting dei consumi energetici. Un’attività sempre in costante evoluzione che, attraverso le due sedi operative di Cremosano ed Albignasego, agli 80 comuni serviti consente di ottenere un risparmio energetico medio del 75% rispetto ai livelli di pre-intervento e la possibilità di destinare le risorse finanziarie risparmiate all’erogazione di altri importanti servizi per le loro comunità. Inoltre, in questa delicata situazione Simet è disponibile a collaborare – anche attraverso una capillare rete di Energy Manager – per definire il modello operativo più adatto alla gestione degli impianti e studiare insieme alle amministrazioni soluzioni più sostenibili per l’ambiente e il territorio e che siano anche finanziariamente vantaggiose.

Nel medio e nel lungo termine è importante, quindi, continuare a promuovere una cultura della sostenibilità energetica attraverso, ad esempio:

  • la sostituzione degli impianti esistenti con nuove tecnologie a maggiore efficienza quali, ad esempio, caldaie a condensazione o pompe di calore, l’utilizzo di nuovi materiali per l’isolamento degli edifici;
  • lo sviluppo del fotovoltaico e del solare termico per la produzione di energia elettrica e termica;
  • l’installazione e la gestione di infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici, sfruttando asset che fino ad ora sono stati ad uso esclusivo della pubblica illuminazione e che si stanno rivelando strategici per la smart city e la smart mobility;
  • la gestione tecnologica integrata degli impianti di pubblica illuminazione, mediante interventi di adeguamento normativo, tecnologico e di riqualificazione energetica con l’obiettivo di generare valore sociale, economico ed ambientale.

“L’attuale situazione conferma, quindi, che per avere sistemi stabili e ridurre progressivamente il gap di dipendenza energetica non si può prescindere dalla transizione ‘verde’ e dalle rinnovabili, un processo complesso e variegato all’interno del quale le Comunità Energetiche (CER) rappresentano sicuramente un caso virtuoso. Dalla ricerca Elemens-Legambiente è emerso infatti che le CER possono portare riduzioni dei costi in bolletta fino al 25% per le utenze domestiche e condominiali e fino al 20% della spesa energetica delle PMI, distretti artigiani, istituti scolastici ed edifici pubblici. La stretta relazione e interdipendenza tra sostenibilità, crescita e competitività appare sempre più evidente e determinante per lo sviluppo economico sia del nostro Paese che dell’intero continente europeo” conclude Donato Stanca.