Il Regno Unito di fronte alla tempesta

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In un Autumn Statement altamente politico, il cancelliere Jeremy Hunt ha voluto puntare il dito contro i venti contrari globali di Covid, inflazione, guerra e crisi energetica per lo stato precario delle finanze pubbliche britanniche. Siamo di fronte, come ha detto, a una recessione “Made in Russia” che il governo affronterà concentrandosi su tre aree chiave: stabilità, crescita e servizi pubblici.

Dopo alcune settimane in cui la reputazione di continenza fiscale del Regno Unito è stata gravemente danneggiata, era imperativo che Hunt, fresco di nomina, continuasse a ricostruire la fiducia dei mercati internazionali. Ha anche dovuto prendere decisioni difficili in materia di tasse e spesa pubblica senza esacerbare le spaccature esistenti nel partito conservatore. Infine, con i conservatori che languiscono nei sondaggi d’opinione, ha dovuto convincere l’opinione pubblica dell’affidabilità del governo per quanto riguarda la cura degli interessi dei cittadini durante i periodi di crisi economica.

Qualcosa per tutti (ma non troppo)

Nel cercare di rendere questi tre gruppi contenti (o, almeno, non eccessivamente infelici), e date le circostanze, penso che Hunt abbia svolto un lavoro soddisfacente. I titoli del documento – molti dei quali erano stati ben tracciati dalla stampa in precedenza – contengono qualcosa per tutti.

Per calmare i mercati, ha parlato con toni riverenti del lavoro della Banca d’Inghilterra e dell’Office for Budget Responsibility, mettendo in risalto due nuove leggi fiscali volte a mantenere le finanze del Regno Unito sulla retta via. Nel tentativo di scongiurare divisioni interne al partito, ha ripetutamente posizionato le sue politiche nella buona vecchia tradizione dell’ortodossia conservatrice: stimolare l’innovazione, l’occupazione, assicurarsi che il Paese copra le spese e dare valore delle riforme normative (soprattutto con la “libertà post-Brexit”) per stimolare la crescita. Per l’opinione pubblica, nel frattempo, ha sottolineato l’impegno ad aumentare i finanziamenti per i servizi statali chiave come le scuole e il sistema sanitario, nonché a indirizzare il sostegno verso i più vulnerabili attraverso l’aumento del National Living Wage e il mantenimento del “triple lock” delle pensioni.

Il diavolo è nei dettagli

Come sempre, il diavolo è nei dettagli e le cose che sembrano raffinate devono essere esaminate attentamente. Ad esempio, il successo o il fallimento della controversa imposta sugli utili in eccesso delle società energetiche sarà in gran parte determinata dai livelli dei prezzi dell’energia elettrica nei prossimi anni, mentre l’impatto del congelamento delle soglie fiscali (e del taglio della soglia massima dell’aliquota) per molti altri anni finirà per portare un gran numero di persone in una fascia fiscale più elevata di quella in cui si trovano attualmente. Le conseguenze di questo Autumn Statement sull’economia britannica dureranno anni.

Più e più volte nel documento, Hunt ha fatto riferimento a prossime revisioni nelle principali aree politiche come la difesa, il servizio sanitario nazionale e l’assistenza sociale, l’istruzione e l’occupazione. Temporeggiare è il passatempo preferito di ogni politico, anche se in difesa di Hunt va detto che è entrato in carica da poco e non tutto può essere riformato dal giorno alla notte. L’annuncio di tali revisioni suggerisce comunque ulteriori decisioni difficili a venire.

La risposta del cancelliere ombra Rachel Reeves è stata prevedibilmente forte: “La Gran Bretagna non può più permettersi un governo conservatore”. Resta da vedere se l’opinione pubblica condividerà questo punto di vista alle prossime elezioni, ma a prescindere dalla sua lettura dell’Autumn Statement, quel che è certo è che economicamente le cose peggioreranno ancora prima di migliorare.

Nelle osservazioni conclusive, Hunt ha fatto riferimento allo spirito, alla determinazione e all’ingegnosità del popolo britannico, ricordando che il paese ha superato cose peggiori in passato e affermando che il Regno Unito “affronterà la tempesta”. Si dice spesso che non esiste il brutto tempo, solo un abbigliamento inadatto. Mentre Hunt si affretta a far indossare impermeabile e stivali alla nazione, ha piena consapevolezza che il Paese è già completamente inzuppato. La promessa di un pasto abbondante e di un focolare caldo alla fine del viaggio non si avvererà così presto.