Raddoppiano i costi dei mutui a tasso fisso, ed esplodono quelli a tasso variabile

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costi dei mutui — 

La FABI, Federazione Autonoma Bancari Italiani, con i suoi oltre 108mila iscritti e le sue 98 sedi territoriali è il sindacato bancario più rappresentativo in Italia. Secondo la FABI i costi dei nuovi mutui a tasso fisso sono destinati a raddoppiare nel corso del 2023 e quelli dei mutui a tasso variabile dovrebbero salire del 55-65% alla luce del nuovo rialzo della Bce.
Per i mutui in corso, invece, nessuna differenza logicamente per il tasso fisso, mentre le rate a tasso variabile hanno subito aumenti fino al 70%.

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Secondo quanto riporta l’agenzia ANSA il valore complessivo dei mutui per l’acquisto di abitazioni ammontava, a fine marzo 2023, a 425,5 miliardi di euro, in crescita di circa 50 miliardi rispetto a fine 2017 (+13,4%). Sul totale di 25,7 milioni di famiglie italiane, quelle che hanno un mutuo sono circa 3,5 milioni, su un totale di 6,8 milioni di cittadini indebitati anche con altre forme di finanziamento, come il credito al consumo e i prestiti personali.

Tra credito al consumo e prestiti personali, le banche hanno erogato 251,2 miliardi di euro di prestiti ai cittadini, in linea con i valori di fine 2017, ma in rallentamento rispetto alla tendenza degli ultimi mesi, segno dell’incidenza negativa dell’aumento dei tassi d’interesse.

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“E’ molto probabile che, alla luce della decisione della Bce, le rate dei vecchi mutui a tasso variabile possano salire ancora”, ribadisce la FABI nel suo comunicato. I nuovi mutui a tasso fisso sono passati da un interesse medio di circa 1,8% a oltre il 5%. I nuovi mutui a tasso variabile potrebbero arrivare verso il 6% dallo 0,6% di fine 2021.