BCE, vicini alla quota di crociera

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Riteniamo che la Banca Centrale Europea aumenterà i tassi di riferimento di 25 punti base nella riunione di luglio, portando il tasso sui depositi al 3,75%. Non ci aspettiamo che la BCE modifichi l’attuale orientamento sul reinvestimento del portafoglio obbligazionario.
Al posto di fornire indicazioni certe dopo luglio, ci aspettiamo che il Consiglio direttivo faccia riferimento al prossimo ciclo di proiezioni macroeconomiche degli esperti della BCE, consentendo una valutazione completa delle dinamiche dell’inflazione a settembre.

Il mercato prevede un aumento dei tassi di 25 punti base a luglio, seguito da altri 20 punti base nelle riunioni successive, con l’inizio dei tagli nel primo trimestre del 2024. Pur ritenendo ragionevole il tasso terminale attualmente prezzato pari al 3,95%, continuiamo a nutrire dubbi sul fatto che la BCE proceda al taglio dei tassi così presto come atteso, data la natura persistente dell’inflazione sottostante.

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Il tasso di disoccupazione dell’eurozona è attualmente al minimo storico del 6,5%, un punto percentuale in meno rispetto ai livelli pre-pandemici, e si prevede un ulteriore calo. Inoltre, l’impatto della politica monetaria più restrittiva della BCE sull’economia reale rimane incerto. Per raggiungere la piena normalizzazione dell’inflazione verso l’obiettivo di stabilità dei prezzi del 2% fissato dalla BCE, è probabile che siano necessari un ulteriore raffreddamento dell’economia e una certa debolezza del mercato del lavoro.