Industria farmaceutica, come individuare le aziende leader a impatto positivo

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Il trend demografico dell’invecchiamento della popolazione – con il conseguente aumento delle malattie non trasmissibili – e la diffusione della povertà nei Paesi sia ad alto che a basso reddito, sono alcuni fattori chiave che influiscono sullo sviluppo dell’industria farmaceutica.

Nonostante sia chiaro l’impatto positivo di questa industria sulla vita delle persone, non bisogna però sottovalutare le esternalità negative che alcune aziende possono avere ad esempio sull’ambiente o sulla conservazione della biodiversità.

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Valutare l’impatto positivo delle singole aziende

Vediamo due aree principali e distinte in cui le aziende farmaceutiche possono ottenere un impatto positivo: nello sviluppo di nuovi farmaci che migliorano le cure dei pazienti – in questo caso è utile considerare il concetto di Quality Adjusted Life Year (QALY); il loro contributo al miglioramento dell’accesso ai farmaci, in particolare nei Paesi a basso e medio reddito dove le aree senza copertura sanitaria rimangono estese.

Un Quality Adjusted Life Year equivale a un anno di perfetta salute. Il concetto di QALY viene utilizzato per quantificare il valore di nuovi trattamenti e farmaci. Viene utilizzato dal National Institute for Health and Care Excellence (NICE) nel Regno Unito per guidare il processo di approvazione dei farmaci.

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Si valuta l’aspettativa di vita utilizzando dati che includono le sperimentazioni. Viene chiesto a un numero selezionato di pazienti di classificare la qualità della loro vita su una scala da 1 a 10. Ad esempio, se si ritiene che un nuovo farmaco aumenti l’aspettativa di vita di 5 anni rispetto all’attuale standard di cura, ma i pazienti dichiarano che la loro salute in quegli anni è pari a 5 su 10, allora il trattamento ha aggiunto 2,5 QALY. Gli operatori sanitari possono quindi confrontare l’aumento di QALY con il costo del nuovo trattamento per esprimerne il valore.

Se consideriamo il farmaco di Sanofi, Dupixent, il primo farmaco efficace per la dermatite atopica (eczema), i QALY aggiuntivi migliorano notevolmente il valore del farmaco, vista la qualità di vita nettamente migliore che offre rispetto alla cura standard, molto meno efficace, a base di steroidi.

Sebbene gli impatti siano complessi e difficili da misurare, le aziende farmaceutiche sono molto brave a divulgare i dettagli dei progetti in cui sono impegnate e molte hanno obiettivi chiari.

Tuttavia, sebbene la comunicazione di questi progetti da parte del settore sia completa, la sfida per l’investitore è quella di giudicare l’efficacia di questi sforzi e di confrontare le aziende per distinguere i leader da chi ha invece ancora molta strada da fare.

L’Access to Medicines Foundation (AMF) fornisce una valutazione delle prime 20 aziende globali (che rappresentano circa la metà dell’industria farmaceutica mondiale in termini di valore) classificandole in base alle loro politiche e ai risultati ottenuti. Questo indice rivela un ampio divario nel livello di impatto raggiunto, evidenzia le aree di miglioramento per tutte le aziende e fornisce agli investitori gli strumenti per impegnarsi efficacemente con loro. Tuttavia, i costi finanziari di questi programmi non vengono resi noti, poiché tendono a essere finanziati a livello di divisione da ciascuna azienda. Abbiamo sollevato questo problema durante i nostri incontri con le aziende e siamo ottimisti sul fatto che, col tempo, una maggiore trasparenza finanziaria ci permetterà di fare confronti e prendere decisioni ancora più consapevoli.

Gli impatti negativi dell’industria

In termini di emissioni, l’industria ha un’impronta relativamente bassa, ma ha comunque un ruolo importante da svolgere per alcuni aspetti. Le questioni relative alla biodiversità sono molto più complesse, anche perché le piante e i prodotti naturali sono stati ampiamente utilizzati come ingredienti attivi e inattivi nei farmaci.

Siamo rimasti colpiti dalla leadership dimostrata da AstraZeneca con il suo piano ampio e dettagliato di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, il cui costo è stato stimato in circa 1 miliardo di dollari per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni di anidride carbonica entro il 2045. Questo piano comprende un investimento di 400 milioni di dollari per eliminare i gas fluorurati dai propellenti degli inalatori, un’iniziativa che aiuterà l’azienda a raggiungere l’obiettivo intermedio di una riduzione del 95% delle emissioni degli scope 1 e 2 entro il 2026.

Gli attuali metodi di sviluppo dei farmaci si concentrano su aree come i farmaci biologici e la terapia cellulare e genica. Sanofi ci ha recentemente informato che nessuna delle sue attuali pipeline di ricerca e sviluppo è basata o derivata da piante. Tuttavia, molti vecchi farmaci e ingredienti inattivi si basano su ingredienti vegetali, animali o altri ingredienti naturali, e le aziende hanno anche problemi di controllo delle perdite di ingredienti farmaceutici attivi nella catena di approvvigionamento. Si tratta di aree importanti e delicate che dobbiamo continuare ad approfondire e comprendere.

Case study – Gedeon Richter

Portare avanti il dialogo con le aziende è quindi per noi fondamentale. Un’altra area su cui ci focalizziamo nelle nostre iniziative di engagement è la remunerazione. Nel settore farmaceutico abbiamo portato avanti un’iniziativa di engagement con Gedeon Richter, un’azienda che produce farmaci cardiovascolari, per il sistema nervoso centrale, contraccettivi e gastrointestinali. Abbiamo votato contro il management e l’indicazione dell’ISS sul tema della remunerazione a causa della mancanza di KPI non finanziari incentrati sulla sostenibilità nella politica retributiva.

In particolare, pur apprezzando la comunicazione e la divulgazione aggiuntiva dell’azienda, riteniamo che questi KPI debbano essere disponibili pubblicamente e costituire un elemento chiaro del messaggio dell’azienda sulla sostenibilità.