ORO All-in Sustaining Cost (AISC), argento, platino, palladio. Quali mercati stanno ingranando?

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Oro argento platino palladio — 

A cura di ORO News – OROvilla — 

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ORO All-in Sustaining Cost (AISC) è un valore che include non solo il costo di estrazione dell’oro per una miniera, ma la totalità dei costi che incidono nella produzione estrattiva di ciascuna oncia di metallo giallo. Una recente ricognizione da parte del World Gold Council indica un aumento del 6% dell’AISC nel solo primo trimestre del 2023.

Il prezzo medio per oncia è di 1.358 dollari e rappresenta un nuovo record storico. Occorre specificare che stiamo parlando di valore AISC medio, ma vi sono particolari condizioni estrattive o situazioni in particolari Paesi che implicano costi ancora maggiori. Dal punto di vista grafico le quotazioni dopo essersi appoggiate a 1.900 dollari l’oncia a seguito del ribasso indotto dal doppio massimo tra aprile e maggio, hanno rimbalzato con grande forza. In parte questa crescita è stata favorita da un rialzo dei mercati azionari, in questo caso l’euforia ha giocato a favore dell’oro, e dalla rinnovata debolezza del dollaro. Da inizio anno le quotazioni in dollari dell’oro stanno guadagnando l’8%.

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Grafico ORO by Tradingview

ARGENTO

Sulla stessa lunghezza d’onda dell’oro anche l’argento ha fortemente recuperato terreno. Come si può notare dal grafico, la reazione al rialzo è stata notevole specialmente nelle giornate del 12 e 13 luglio che sono individuabili dalle lunghe candele verdi. Le quotazioni hanno superato i 25 dollari l’oncia e si apprestano ad attaccare la resistenza posta tra 25,45 e 25,50. Da inizio anno il guadagno espresso in dollari l’oncia è pari al 5%. Come spesso abbiamo detto, anche l’argento segue i rialzi dell’oro amplificando in alcuni momenti l’intensità del movimento. Da oggi è possibile acquistare argento fisico in sospensione di IVA, CLICCA

Grafico ARGENTO by Tradingview

PLATINO

Anche il platino ha sviluppato nelle ultime settimane una reazione che lo ha portato a recuperare quasi il 10%, portandosi appena sotto la soglia psicologica dei 1.000 dollari l’oncia. Il superamento del livello di 1.000 dollari aprirà la strada verso 1.050 e poi 1.100. Il platino continua ad essere considerato un metallo industriale impiegato nel settore automotive e non ha ancora pienamente espresso tutte le potenzialità che lo vedono coinvolto nella transizione energetica e in particolare nel ciclo dell’idrogeno. Ne abbiamo parlato diffusamente nel video raggiungibile cliccando sul BOX in questa pagina (acquistare platino in sospensione di IVA).

PALLADIO

Il mese scorso scrivevamo: “Lo scenario di fondo resta abbastanza complicato per il palladio, pur in una condizione che dovrebbe portare a un deficit di offerta per l’anno corrente.” È esattamente quello che sta succedendo, con le quotazioni che stanno leggermente recuperando, ma che evidenziano una sensibile debolezza se confrontate con quelle di oro, argento e anche platino. Come sempre la strada per la discesa, come quella per il rialzo, non è diretta ma si sviluppa attraverso oscillazioni che danno origine ad alti e bassi, ma che poi sviluppano una tendenza definita. Lo vediamo anche nel palladio: da mesi il percorso è discendente e le reazioni al rialzo sono momentanee. Ciò che si sviluppa sono minimi sempre più bassi che sono giunti il 10 luglio a 1.185 dollari non molto distanti dal platino. Ora i prezzi si trovano a 1.300 dollari, ma solo il superamento dei 1.450 dollari l’oncia potrà farci tornare a considerare un possibile rialzo.

A cura di ORO News – OROvilla
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