Deforestazione: alla radice del problema

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L’affermazione secondo la quale “non ci può essere un azzeramento delle emissioni (‘net zero’) senza natura” è diventata una spinta ad agire in modo più incisivo contro la deforestazione. L’impegno della COP 26 nel 2021 a porre fine alla deforestazione e gli accordi raggiunti alla COP 15 del 2022 sul Global Biodiversity Framework hanno posto una maggiore attenzione sul capitale naturale. Oggi gli investitori sono chiamati ad andare più a fondo, assumendo un ruolo attivo nel mitigare i rischi di deforestazione.

Punti chiave:

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  • Le foreste, che coprono il 30% della terra emersa a livello globale, sono essenziali per sostenere la biodiversità mondiale e proteggere le aree locali, garantendone al contempo la vitalità economica.
    La deforestazione e il degrado forestale riducono la biodiversità e danneggiano un elemento vitale nella rimozione dell’anidride carbonica dall’atmosfera.
  • l contributo monetario delle foreste alle economie dei paesi in via di sviluppo è stato stimato essere pari a circa 250 miliardi di dollari.
  • La perdita media di circa 10 milioni di ettari di foreste all’anno nell’ultimo decennio sta innescando una maggiore consapevolezza dell’impatto della biodiversità, e di conseguenza una maggiore inclusione di questo aspetto negli approcci di investimento.
  • Gli investitori possono dare un contributo gestendo i rischi legati alla deforestazione e riducendo la biodiversity footprint degli investimenti.