Rapporto sui prezzi al consumo USA, una buona notizia per la Fed

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1. Cosa è successo? Per il secondo mese consecutivo, l’indice dei prezzi al consumo ha sorpreso con un incremento più lento del previsto a luglio. Il forte calo dei prezzi volatili delle compagnie aeree è stato il motivo principale, proprio come il mese precedente. Il CPI headline è aumentato dello 0,2% e l’inflazione su base annualizzata è salita al 3,2%, in aumento rispetto al mese precedente. Il CPI core, che esclude le categorie volatili di cibo ed energia, è aumentato dello 0,16% mese su mese a luglio, allo stesso ritmo di giugno e meno delle nostre previsioni, a causa della volatilità dei prezzi dei biglietti aerei.

2. Cosa significa? Gli ultimi dati sull’inflazione sono una buona notizia per la Fed. I servizi core al netto della componente abitazione – una misura a cui è attento il presidente della Federal Reserve Powell – sono aumentati dello 0,19% mese su mese. Si tratta di un incremento rispetto al mese scorso (0% mese su mese), ma ancora abbastanza contenuto per essere coerente con l’obiettivo della Fed su base annua. Con la moderazione dell’inflazione degli affitti e la previsione di un ulteriore calo dei prezzi delle auto usate nei prossimi mesi, le nostre previsioni sull’inflazione implicano che entro la fine dell’anno il CPI core scenderà sotto il 2% su base annualizzata a 3 mesi.

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3. Cosa succederà? Dopo che l’inflazione si è mantenuta ostinatamente stabile nella prima parte dell’anno, l’economia statunitense continua a sembrare sulla buona strada per una significativa disinflazione nella seconda metà dell’anno. Continuiamo a prevedere che il CPI core chiuderà il 2023 intorno al 3,3% anno su anno. Tuttavia, riteniamo che i funzionari della Fed rimarranno probabilmente in modalità di dipendenza dai dati e aspetteranno ulteriori prove di rallentamento dell’economia prima di dichiarare vittoria.