I tassi di riferimento sono vicini al picco

Reinout Schapers, Portfolio Manager Investment Grade del Credit team di Robeco -
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Il quadro economico generale rimane incerto; Stati Uniti ed Europa devono digerire l’aumento dei tassi e l’inasprimento delle condizioni di prestito, mentre la crescita economica cinese segna un forte calo. Di conseguenza, riteniamo molto probabile che le obbligazioni torneranno presto a fungere da strumento di copertura dalla volatilità dei mercati azionari. Indipendentemente dal tipo di atterraggio – morbido o duro – che ci attende, l’economia globale è destinata a rallentare e di conseguenza le banche centrali archivieranno i rispettivi cicli di rialzo dei tassi.

Dal momento che si prospetta all’orizzonte il picco dei tassi d’interesse e le curve dei rendimenti globali rimangono tenacemente invertite, gli investitori dovrebbero cogliere l’opportunità di posizionarsi in modo da sfruttare efficacemente il contesto di tassi più elevati. Tale approccio consentirà di limitare i rischi, data l’incertezza delle prospettive economiche e di mercato. L’aumento dei rendimenti a breve termine e l’inversione delle curve dei rendimenti lasciano intendere il chiaro rischio percepito dagli investitori di eccessiva stretta da parte delle banche centrali, che potrebbe spingere le economie verso una recessione.

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Anche se gli utili delle aziende subiranno pressioni in caso di rallentamento dell’economia, tale scenario è generalmente associato a una buona performance del debito a breve termine di alta qualità e offre un’opportunità unica agli investitori che ambiscono a beneficiare di un contesto di tassi più elevati senza assumersi un rischio di duration significativo. Di norma i titoli a breve scadenza vengono scambiati a prezzi maggiori rispetto alle emissioni di più lungo termine. Attualmente, invece, le obbligazioni corporate a breve di alta qualità permettono di ottenere rendimenti analoghi (o superiori) a quelli offerti da titoli omologhi di qualsiasi scadenza, ma con rischio di tasso d’interesse minore. Pertanto, gli investitori possono disporre di uno strumento efficace per aumentare i rendimenti rispetto alla liquidità (senza sacrificare in modo significativo la qualità del credito), o per mantenere un rendimento e uno spread di credito interessanti, con rischi ridotti di volatilità dei tassi d’interesse.

Con l’aumento dei tassi di riferimento, negli ultimi due anni abbiamo assistito a un corrispondente forte aumento dei tassi del mercato monetario, che hanno superato il 5% negli Stati Uniti e sfiorato il 4% nell’Eurozona. Di conseguenza, gli investitori hanno privilegiato gli strumenti del mercato monetario. Storicamente, tuttavia, i crediti a breve scadenza hanno sovraperformato significativamente i mercati monetari quando le banche centrali hanno effettuato l’ultimo rialzo dei tassi.

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Ciò emerge dall’analisi seguente, in cui si confronta la performance dei Treasury USA a 3 mesi con quella delle obbligazioni corporate statunitensi a breve termine e delle obbligazioni aggregate statunitensi. Ciò è avvenuto in occasione dell’ultimo rialzo dei tassi nei cicli di inasprimento attuati dalla Fed dall’inizio degli anni Ottanta in poi. Le obbligazioni corporate USA a breve termine hanno costantemente sovraperformato i Treasury USA a 3 mesi nei vari periodi di osservazione (6 mesi, 1-3 e 5 anni). Sui periodi di 1-3 e 5 anni le obbligazioni corporate USA a breve termine hanno mediamente sovraperformato i Treasury USA a 3 mesi di 300 punti base all’anno. Le obbligazioni aggregate USA hanno ottenuto risultati ancora migliori, ma a costo di un elevato rischio di tasso d’interesse (duration).

Pertanto, la scelta di una strategia esposta a un portafoglio diversificato di crediti di alta qualità a breve scadenza è un valido sistema per sfruttare il contesto di tassi più elevati e l’inversione della curva dei rendimenti. Fino a quando la curva dei rendimenti rimarrà invertita, sarà possibile posizionarsi convenientemente sui crediti a breve duration. L’inversione della curva dei rendimenti è sempre stata un segnale affidabile di recessione. A causa della sua natura retrospettiva, tende a confermare un rallentamento o una recessione dopo che è avvenuta l’effettiva transizione verso uno scenario di depressione economica.

Negli ultimi trimestri, invece, l’inflazione si è attenuata, la disoccupazione è rimasta ai minimi storici e la crescita economica ha sorpreso positivamente. Ciò rende possibile l’“atterraggio morbido”, anche se non esiste una definizione precisa di tale concetto a parte la capacità di evitare una recessione. Dal nostro punto di vista, la velocità del ciclo di rialzi e il suo potenziale effetto ritardato sui dati suggeriscono la probabilità di riuscire a sfruttare buoni punti di ingresso di lungo periodo per i crediti a breve scadenza, a livelli prossimi a quelli attuali (agosto 2023), man mano che il mercato obbligazionario si riprenderà e la curva dei rendimenti si normalizzerà.