Lemanik: contesto di medio periodo positivo per i mercati azionari e obbligazionari Usa

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“Poiché negli Usa la tendenza disinflazionistica è in corso, essendo l’inflazione scesa dal 9% al 3% e quindi non lontana dal target del 2% della Federal Reserve, c’è meno urgenza di ulteriori interventi monetari restrittivi. Pertanto, vi è un’alta possibilità che sia il Federal Funds Rate che i tassi di interesse di mercato siano vicini ad un picco. Tali fattori contribuiscono a creare un contesto di medio periodo positivo per i mercati azionari e obbligazionari”. È la view di Filippo Garbarino, gestore del fondo Lemanik Global Equity Opportunities.

La recente volatilità dei mercati (sia azionari che obbligazionari) è stata determinata principalmente dal forte aumento dei tassi di interesse dei bond governativi Usa, incrementati di circa 75bps nel corso del terzo trimestre (bond decennale), attestandosi ai livelli più alti degli ultimi 16 anni. La tendenza al rialzo dei tassi ha tre cause: in primis la resilienza dell’economia Usa, confermata da Pil in crescita, livelli di occupazione che si mantengono elevati e vendite al dettaglio che denotano ottimismo da parte dei consumatori, fattori che potrebbero costringere la Federal Reserve a mantenere tassi alti per un lungo periodo. In secondo luogo, dal prezzo del petrolio in aumento, che potrebbe generare inflazione. Infine, da aspettative di elevati deficit fiscali Usa, i quali aumenterebbero l’offerta di bond governativi sui mercati. L’aumento dei tassi di interesse, oltre a causare una correzione dei mercati azionari e obbligazionari, ha anche rafforzato il dollaro Usa.

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“Il movimento dei tassi potrebbe però essere alle battute finali, poiché solitamente i tassi di interesse dei bond governativi raggiungono il loro picco in concomitanza con l’ultimo intervento al rialzo della Federal Reserve. E questo potrebbe favorire i mercati azionari e obbligazionari”, conclude Garbarino. “Durante l’ultimo trimestre, nel fondo abbiamo aperto nuove posizioni in Mettler Toledo (sanità), Rollins (servizi per le imprese) e LVMH (beni di consumo). A livello settoriale, il portafoglio non ha banche e petroliferi, settori considerati troppo rischiosi. Il portafoglio è sovrappeso sul settore finanziario, industriale e chimico. I tecnologici sono leggermente sottopesati, con nessuna esposizione sul settore hardware”.