Smart energy. Decarbonizzazione ed elettrificazione: due megatrend di investimento per Robeco

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Il settore energetico si trova in una fase di transizione entusiasmante che vede molte economie muoversi verso l’azzeramento delle emissioni nette. Una confluenza di tendenze strutturali favorevoli induce Roman Boner, entrato due anni fa in Robeco in veste di Lead Portfolio Manager della strategia RobecoSAM Smart Energy Equities, a guardare al decennio in corso con uno spirito molto positivo.

Dopo le limitate conseguenze positive del COP26 che un paio d’anni fa aveva riunito leader mondiali, grandi imprese e istituzioni finanziarie con impegno di combattere il cambiamento climatico attraverso la decarbonizzazione delle rispettive economie, operazioni e portafogli, Boner dichiarava “è la direzione della COP26 che conta, non la misurazione di dichiarazioni o risultati specifici”.

Ora si parla più intensamente di carbonizzazione ed elettrificazione: due megatrend di investimento che, riuniti sotto il nome di smart energy, portano con sé impatto sostenibile e un potenziale di investimento interessante. In un’intervista rilasciata a MF-Milano Finanza da Roman Boner, il senior portfolio manager dik Robeco rivela che “la strategia, giunta al ventesimo anniversario, investe in società che traggono vantaggio dalla trasformazione del settore energetico globale verso fonti di energia pulita, reti elettriche decentralizzate e digitali e soluzioni intelligenti di efficienza energetica. Ciò include la produzione di energia rinnovabile, reti energetiche che ottimizzino la trasmissione e la distribuzione, nonché investimenti nella gestione, nello stoccaggio e nell’utilizzo efficiente dell’energia”. 

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La Robeco ha scelto di guardare agli investimenti sostenibili attraverso la lente della concretezza. Questo aiuta a vedere i rischi, a generare alpha e a produrre un impatto reale. Non è solo qualcosa di desiderabile, ma un valido approccio per generare valore per i clienti, cercando al contempo di proteggere il pianeta per le generazioni attuali e future.

Il cambiamento climatico è la più grande sfida che l’umanità si trova ad affrontare e avrà conseguenze ecologiche catastrofiche se non si interviene ad arginarlo. Non possiamo lasciare alle generazioni future il compito di salvare il pianeta: gli investitori devono agire subito, mettendo a frutto il loro denaro.

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“Durante il processo di generazione delle idee” ribadisce Roman Boner “passiamo in rassegna quattro cluster principali: energie rinnovabili, distribuzione dell’energia, gestione dell’energia ed efficienza energetica, per verificare l’attrattiva relativa e cerchiamo poi, all’interno di ciascuno di essi, società di alta qualità con posizioni dominanti, ossia con elevate barriere all’ingresso, solidi rendimenti e prospettive di crescita interessanti. Infine, definiamo le dimensioni delle posizioni in portafoglio in base alla valutazione relativa e ai rischi sottostanti. Attualmente il portafoglio è composto dalle 55 società più solide, principalmente nei settori dell’informatica, dell’industria e delle utility, con tutte le capitalizzazioni di mercato rappresentate”.