Focus sulle parole di Powell, sul grafico dotplot e sulle proiezioni macro

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Il nostro scenario base per il meeting del FOMC, la commissione operativa della Federal Reserve, è fissato per una conferma dei tassi di interesse sui livelli correnti (range 5,25%-5,50%) con il presidente Jerome Powell che cercherà di non sbilanciarsi sui principali temi attesi dal mercato (tempistiche del primo taglio dei tassi e ammontare del taglio nel corso del 2024).

I dati odierni sull’inflazione di novembre hanno confermato il rallentamento nella crescita dei prezzi al consumo (da 3,2% a/a in ottobre al 3,1%) ma hanno evidenziato un indice core (esclusi energetici e alimentari) stabile al 4% a/a.

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Le pressioni disinflazionistiche mostrate negli ultimi mesi spingono per un cambio di rotta da parte della Federal Reserve in politica monetaria. Tuttavia, molti banchieri centrali sono consapevoli che tagliare troppo presto il costo del denaro potrebbe comportare pressioni al rialzo sui prezzi e l’inflazione core, al momento, è ben al di sopra dell’obiettivo del 2%. Inoltre a sostenere la tesi che sia troppo presto per impegnarsi a un taglio del costo del denaro, sono i dati macroeconomici che hanno mostrato un’economia e un mercato del lavoro USA resilienti rispetto alle condizioni restrittive promosse dalla FED.

Cosa possiamo aspettarci domani sera?

È ampiamente previsto che la Federal Reserve possa decidere di mantenere invariati i tassi di interesse nel range 5,25%-5,50%. In conferenza stampa il presidente del Federal Reserve System, Jerome Powell, dovrebbe ribadire che l’atteggiamento della FED dipenderà dall’andamento delle cifre macroeconomiche. Riteniamo che il presidente Powell comunicherà e sottolineerà gli ottimi risultati ottenuti dall’attuale livello dei tassi di interesse sulla diminuzione delle pressioni inflazionistiche. Tuttavia, crediamo che sia ancora presto per Powell per impegnarsi a un cambio di politica monetaria.

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Quali elementi possono muovere i mercati?

Osservando i dati del CME FedWatch Tool, il mercato sconta con oltre il 98% delle probabilità una decisione di mantenere i tassi invariati. Sempre secondo lo strumento del CME gli scenari più probabili nel 2024 sono quelli di un taglio compreso tra 100 e 125 punti base del costo del denaro negli Stati Uniti. Il grafico dotplot che comprende le aspettative dei banchieri centrali sul livello dei tassi a fine 2024 potrebbe cambiare notevolmente queste aspettative. A settembre nel grafico dotplot la mediana dei banchieri centrali prevedeva a fine 2024 una diminuzione di soli 25 basis points del costo del denaro a fine anno. Da settembre a oggi la situazione economica è cambiata notevolmente e c’è stata una disinflazione maggiore del previsto. Noi crediamo che le aspettative dei membri del FOMC cambieranno e la mediana dovrebbe attestarsi al 4,625% ovvero una riduzione di 75 basis points ben inferiore rispetto ai 100/125 bps attesi dal mercato.

Quando la FED taglierà i tassi?

Crediamo che Powell e gli altri banchieri centrali cercheranno di prendere più tempo possibile per osservare i movimenti delle variabili macroeconomiche, in particolare dell’inflazione. Riteniamo che il primo cambio in politica monetaria possa avvenire solamente nel secondo trimestre 2024. Troppo rischioso al momento cambiare strategie monetarie con un’inflazione ben al sopra dell’obiettivo del 2%.