Nuveen: quali opportunità su azionario e obbligazionario nel 2024

-
- Advertising -

Nell’azionario il nostro tema d’investimento principale consiste nel ridurre in generale l’esposizione a settori ciclici e nel concentrarci su società di alta qualità con solidi fondamentali e flussi di cassa che potrebbero essere meglio posizionate per resistere a una decelerazione economica. I rialzi di mercato sono arrivati principalmente grazie al miglioramento degli utili societari nella seconda metà del 2023, che hanno determinato valutazioni più compresse. Per questo motivo, nonostante le opportunità selezionate sui mercati azionari globali, manteniamo un rating complessivamente neutrale.

A causa della compressione delle valutazioni, siamo leggermente meno positivi nei confronti delle large cap USA rispetto allo scorso trimestre. In quest’area, ci concentriamo sui titoli che riportano una crescita dei dividendi e sulle aree con una crescita di alta qualità, soprattutto nei settori tecnologici come i software e i semiconduttori. Inoltre, privilegiamo i titoli immobiliari e infrastrutturali pubblici.

- Advertising -

Dal punto di vista geografico, continuiamo a preferire gli Stati Uniti rispetto agli altri mercati sviluppati. Gli utili societari statunitensi sembrano essere più avanti nella ripresa e gli Stati Uniti offrono migliori caratteristiche difensive a fronte di un potenziale rallentamento dell’economia globale. Per quanto riguarda i mercati emergenti, siamo cauti nei confronti della Cina, viste le prospettive di crescita incerte, ma vediamo valore in Brasile (tassi e inflazione favorevoli) e in Messico, che sta beneficiando del trend di near-shoring. Più in generale, ci aspettiamo che la forza del dollaro rappresenti meno un freno per i mercati emergenti il prossimo anno, ma riteniamo anche che i rischi geopolitici possano generare venti contrari. Per quanto riguarda il private equity, vediamo più valore e opportunità e prevediamo un aumento del volume delle operazioni nei prossimi trimestri.

I mercati del reddito fisso appaiono complessivamente interessanti. L’inflazione si sta attenuando in tutti i mercati sviluppati e riteniamo che la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea abbiano terminato i loro cicli di rialzi dei tassi. Non prevediamo tagli dei tassi a breve termine, ma riteniamo che i rendimenti obbligazionari dovrebbero calare moderatamente per tutto il 2024. In questo contesto, i mercati del reddito fisso dovrebbero registrare buone performance. E anche se i tassi dovessero rimanere elevati, i rendimenti attuali sono interessanti.

- Advertising -

L’aumento dei rendimenti obbligazionari e spread creditizi ristretti nella maggior parte dei settori del reddito fisso globale hanno creato valore. Ci concentriamo soprattutto sui segmenti caratterizzati da una maggior qualità del credito. Prevediamo spread di credito più ampi nella prima parte del 2024 e a quel punto potrebbe avere senso assumere un maggiore rischio di credito.

Da tempo ci concentriamo sulla flessibilità e sulla diversificazione tra i vari segmenti del credito, poiché vediamo solide opportunità (anche se idiosincratiche) in tutti i mercati globali del reddito fisso. Considerata la nostra previsione di un modesto allargamento degli spread, abbiamo una visione complessivamente neutrale sui mercati investment grade e high yield (in cui privilegiamo il credito di alta qualità). Le valutazioni per il debito dei mercati emergenti sembrano corrette, ma i rischi geopolitici potrebbero generare venti contrari.

Privilegiamo il credito cartolarizzato. I mutui ipotecari non garantiti dai governi appaiono particolarmente interessanti, in quanto offrono spread di credito relativamente ampi. Riteniamo inoltre che i rischi legati ai pagamenti anticipati siano relativamente bassi, dato che è improbabile che i tassi scendano rapidamente. Vediamo anche un valore nei titoli garantiti da ipoteche commerciali e da asset. Inoltre, i prestiti senior di qualità superiore (rating BB) offrono solidi fondamentali e, in quanto asset class a tasso variabile, appaiono interessanti in un contesto di tassi a breve termine più elevati più a lungo.