Standards and Trade Development Facility (STDF). Rafforzare la capacità di sicurezza alimentare nei Paesi in via di sviluppo

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Lo Standards and Trade Development Facility (STDF) è una partnership globale che lavora per rafforzare non solo la capacità di sicurezza alimentare, ma anche la salute degli animali e delle piante, nei Paesi in via di sviluppo: incoraggia l’uso di buone pratiche – anche attraverso le tecnologie digitali – per facilitare il commercio sicuro in tutto il mondo. L’STDF riunisce le parti interessate del settore pubblico e privato provenienti da agricoltura, sanità, commercio e sviluppo.

L’STDF aiuta i Paesi in via di sviluppo a conformarsi ai requisiti sanitari e fitosanitari internazionali (SPS), come delineato nell’accordo SPS dell’OMC. Gli esportatori devono soddisfare gli standard di sicurezza alimentare e salute animale e vegetale per ottenere e mantenere l’accesso ai mercati agroalimentari. L’STDF contribuisce alla crescita economica sostenibile, alla riduzione della povertà e alla sicurezza alimentare in due modi principali:
– finanziare progetti collaborativi e innovativi di sviluppo delle capacità SPS a livello nazionale, regionale e globale
– individuare e promuovere l’uso di buone pratiche per sviluppare la capacità SPS.

I partner fondatori della STDF

I partner fondatori della STDF sono l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) delle Nazioni Unite, che ospita anche i segretariati del Codex e dell’IPPC, l’Organizzazione mondiale per la salute animale (WOAH), il Gruppo della Banca mondiale e l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

Strategia

La strategia si è concentrata sul raggiungimento di due risultati interconnessi per contribuire all’obiettivo generale di una maggiore e sostenibile capacità SPS (Sanitary and PhytoSanitary agreement) riunendo e collegando le parti interessate, pilotando e imparando da approcci innovativi, collaborativi e trasversali. Questo lavoro implica sempre più l’uso dell’innovazione e della tecnologia per mantenere un flusso commerciale sicuro.

Maggiori sinergie e collaborazione guidano miglioramenti catalizzatori dell’SPS nei paesi in via di sviluppo: avvalendosi delle competenze dei suoi partner, la STDF identifica, sviluppa e diffonde buone pratiche e prodotti di conoscenza che focalizzano l’attenzione su argomenti che riguardano la sicurezza alimentare, la salute degli animali e delle piante e il commercio per influenzare e sostenere lo sviluppo delle capacità SPS. Questo lavoro promuove l’accesso alle linee guida e agli strumenti sviluppati dai membri della STDF per supportarne un uso più ampio a livello globale, regionale e nazionale.

Supporto STDF per il commercio digitale

La STDF sostiene il commercio digitale in vari modi:
Certificazione elettronica SPS (eCert) Dalla fine degli anni ’70, i Paesi esportatori hanno utilizzato certificati cartacei per dimostrare che le loro esportazioni di piante o prodotti vegetali soddisfano i requisiti fitosanitari del paese importatore. Un progetto STDF terminato nel 2020 ha sostenuto lo sviluppo di un server centrale (chiamato “Hub”) per facilitare lo scambio di certificati fitosanitari elettronici (ePhytos) tra Paesi.  Forum di discussione per condividere esperienze relative all’implementazione delle attività e iniziative di SPS eCert tra vari organismi di definizione degli standard e sviluppare progetti per migliorare l’armonizzazione di eCert, basandosi sugli approcci e sulle iniziative esistenti, come ePhyto, eVet, sportelli unici, eCITES, ecc.
Identificare opportunità per le organizzazioni internazionali di collaborare su eCert e altre iniziative di scambio di dati.

La Food Trade Coalition for Africa

L’Africa può affrontare le sfide legate alla sicurezza alimentare aumentando la produzione alimentare, incrementando la trasformazione e il commercio regionale e sviluppando un mercato regionale oltre a quello internazionale. Lo sviluppo dell’Area di libero scambio continentale africana (AfCFTA) ha il potenziale per trasformare il commercio intra-africano, migliorare i mezzi di sussistenza dei piccoli agricoltori e ridurre la povertà nel continente. La Food Trade Coalition for Africa è una piattaforma unica che riunisce una varietà di parti interessate le cui diverse voci, punti di vista, conoscenze ed esperienze vengono sfruttati per coordinare gli investimenti e gli interventi nel commercio alimentare in tutto il continente.

Obiettivo è costruire un consenso più forte sulla politica commerciale agricola; aumentare la coerenza e la prevedibilità delle politiche locali e internazionali. Il numero dei membri della Coalizione, che continua a crescere, è ora di 54 organizzazioni: tra queste figurano il settore privato, gli istituti di ricerca, i REC, le agenzie donatrici internazionali, le organizzazioni multilaterali e bilaterali, le organizzazioni degli agricoltori, le ONG.

È fondamentale considerare sempre il contesto del mercato in Africa. In molti Paesi africani i mercati sono caratterizzati da piccoli agricoltori
disorganizzati e non coordinati, che riescono a vendere solo piccole quantità. In tutto il continente la mancanza di dati e mancanza di accesso alle informazioni continua a essere una sfida significativa.
L’Assistenza Tecnica sta iniziando a funzionare ed è un elemento fondamentale verso la costruzione di un’economia inclusiva, ma la logistica continua a rappresentare un ostacolo critico. E’ fondamentale la collaborazione tra pubblico e privato, ma le donne e i giovani sono spesso svantaggiati.
Infine è fondamentale adottare un approccio onnicomprensivo per procedere alla creazione di borse merci, il che permetterebbe ai piccoli agricoltori di costruire un ecosistema basato su di una maggior sicurezza alimentare, non solo per il commercio intra-africano, ma anche e soprattutto per quello oltre i confini.