L’importanza del Codice Etico e del Modello Organizzativo 231. Intervista all’avv. Stefano Lombardi

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— Il Modello Organizzativo 231 — 

Il “Modello Organizzativo 231” fa riferimento alla Legge italiana n. 231 del 2001, che introduceva la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni, anche prive di personalità giuridica, per reati commessi nell’interesse o a vantaggio della stessa: è un insieme di norme, procedure, e controlli interni predisposti dalle organizzazioni al fine di prevenire la commissione di reati da parte dei propri dipendenti, rappresentanti o collaboratori nell’ambito delle attività aziendali. Questi modelli sono basati su principi come la trasparenza, la responsabilità, il controllo interno, l’etica aziendale e la conformità normativa.

Approfondiamo con l’avv. Stefano Lombardi l’utilità e l’importanza del Codice Etico nelle aziende.

Intervista all’avv. Stefano Lombardi

“In un mondo sempre più orientato verso l’integrità e la trasparenza, l’adozione di un Codice Etico può diventare un prezioso strumento per per ogni organizzazione” ci dice subito l’avv. Lombardi.

Ma che cosa è davvero un Codice Etico?

“Il Codice Etico stabilisce i principi e i valori che guidano il comportamento etico dei dipendenti, promuovendo comportamenti ispirati alla correttezza, alla opportunità al rispetto delle regole ed, in una sola parola, all’integrità. Oltre a poter contribuire (se ben costruito e rispettato) a creare un ambiente lavorativo sano e positivo, il Codice Etico può svolgere una funzione di contrasto e prevenzione dei comportamenti illeciti, riducendo – in astratto- il rischio di sanzioni legali e danni reputazionali”.

Quali sono le caratteristiche principali?

“Un Codice Etico ben strutturato include linee guida su diversi aspetti, come il rispetto dei diritti fondamentali e della legalità in azienda, i valori cui si ispira l’organizzazione, la gestione delle relazioni con i fornitori, ecc. Il Codice Etico è strettamente connesso inoltre al Modello Organizzativo 231, che mira, come abbiamo più volte sottolineato, a prevenire la commissione di reati presupposto da parte dei soggetti coinvolti nell’attività aziendali, garantendo una gestione etica e conforme alla legge”.

Un primo vantaggio per le aziende?

“Investire nella definizione e nell’attuazione di un Codice Etico ben fatto, non solo quindi costituisce un adempimento organizzativo, ma può rappresentare anche un vantaggio competitivo, distinguendo le aziende che lo adottano come partner affidabili e responsabili nella comunità e sul mercato: in un mondo aziendale in continua evoluzione, adottare un solido Codice Etico, che non si limiti ad una enunciazione di mere affermazioni di principio, e che sia reso effettivamente efficace, può risultare davvero prezioso”.

Altri vantaggi?

“L’integrazione sinergica di un Codice Etico “robusto” e di un Modello Organizzativo ben definito accresce la fiducia degli stakeholder e crea un ambiente propizio per il successo a lungo termine. In particolare il tema del Codice Etico riveste una particolare importanza non soltanto nei confronti dei dipendenti della Azienda o della organizzazione che lo adotta. Infatti molto spesso all’interno dei contratti con fornitori, partner, collaboratori ecc. le aziende inseriscono delle clausole che impongono a questi ultimi di conoscere ed osservare le regole contenute nel codice stesso (e più in generale anche quelle contenute nei Modelli 231)”.

Mi sembra di capire che il vantaggio d’immagine per l’azienda può perfino superare gli aspetti meramente organizzativi di questo strumento…

“Sì, l’osservanza di queste regole e di questi codici di condotta diventa una vera e propria componente del rapporto contrattuale. Così come l’inosservanza delle stesse può dare luogo a uno scioglimento del rapporto contrattuale. Si tratta di norme, quelle del Codice Etico, ma anche del Modello Organizzativo, che stanno acquisendo nel tempo sempre maggiore importanza nel mondo degli affari e la cui esistenza nell’ambito delle organizzazioni, pur non essendo obbligatoria, viene spesso richiesta anche per poter accedere a bandi, finanziamenti, gare ecc. Per questo motivo la loro esistenza diventa non solo uno strumento di natura squisitamente etica, ma anche una sorta di patente di serietà per le aziende che lo adottano e di affidabilità per i vari partner che con esse interagiscono”.