Russia: ancora un taglio dei tassi

di redazione -
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La Banca centrale li ha portati all’11%, mezzo punto in meno, sperando di frenare l’inflazione e dare ossigeno all’economia. Possibile a breve un secondo intervento sul costo del denaro

La Russia tenta di arginare, anche con manovre monetarie, la discesa dell’economia e l’alta inflazione. La Banca centrale ha agito per l’ennesima volta sui tassi di interesse, tagliandoli di mezzo punto percentuale all’11%.
Non solo: al provvedimento espansivo appena attuato, ha spiegato la banca centrale, potrebbero seguirne altri a seconda dell’equilibrio tra i rischi di inflazione e il rallentamento della congiuntura economica.

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Dalla manovra sui tassi, Mosca si aspetta una ricaduta positiva sul costo della vota russa, che secondo le stime dovrebbe calare al di sotto del tasso annuo del 7% a luglio dell’anno prossimo per poi progressivamente raggiungere l’obiettivo di 4% nel corso del 2017, sulla spinta della debolezza della domanda interna.

L’economia russa soffre, come è ben noto, per il crollo del prezzo del petrolio, tra le voci principali del suo bilancio, e anche per le pesanti sanzioni decise dall’Occidente a seguito dell’invasione di parte dell’Ucraina.

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