Artprice e AMMA, +40% nel 2017 per le case d’aste

Walter Quattrocchi -
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Il 2017 è stato un anno di ritorno alla crescita su scala mondiale per i mercati d’aste. Dopo due anni consecutivi di assestamento (-10% nel 2015, -23% nel 2016), i ricavi derivanti dalle vendite sono aumentati del 20%, vale a dire uno spread straordinario del 40%.

Il dato emerge dall’ultimo rapporto sul mercato dell’arte di Artprice , banca dati leader nel settore attiva da più di 20 anni, realizzato in collaborazione con il centro di ricerca sul mercato cinese AMMA (Art Market Monitor of Artron).

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Nel secondo semestre 2017, la Cina ha registrato un aumento del 20%, gli Stati Uniti del 53%, il Regno Unito del 26%, la Francia del 48% e la Germania del 18%.

Secondo Artprice questo risultato è tanto piu? significativo in quanto è stato prodotto sia dal mercato occidentale che da quello cinese, riguardando non solo la fascia alta, ma tutti i segmenti di prezzo.

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In particolare in Cina l’arte come investimento economico è ormai visto come un concetto oggi sempre più diffuso tra il grande pubblico, che si interessa sempre più attivamente all’arte e la integra nella quotidianità.

La partecipazione alle mostre d’arte, il moltiplicarsi delle fiere e la popolarità di prodotti orientati verso l’istruzione artistica, testimoniano dell’entusiasmo generale del pubblico e del desiderio di collezionare oggetti d’arte da parte dei cinesi.

In Cina ormai l’élite del settore finanziario, immobiliare e delle aziende tecnologiche stanno iniziando a costruire importanti collezioni d’arte proprie.

Altro dato straordinario per il 2017 e? stato raggiunto da una nuova fascia di prezzo fino a poco tempo fa impensabile per un’opera d’arte: 450 milioni di dollari, mentre il precedente era 180 milioni, grazie alla vendita del Salvator Mundi di Leonardo da Vinci a Christie’s a New York.

Cina in testa

La Cina con 5,1 miliardi di dollari e? anche quest’anno in testa rispetto agli Stati Uniti, con 5 miliardi di dollari.
Il mercato cinese ha visto un numero molto elevato di lotti offerti in vendita (280.800), di cui solo il 32% ha trovato acquirenti. Il mercato statunitense, invece, ha registrato uno dei piu? alti tassi di venduto sul mercato (75%), anche al di sopra della media occidentale (66%).

I risultati dei due paesi sono però molto simili: 89.400 lotti venduti in Cina contro 82.000 negli Stati Uniti.
La ripresa del mercato cinese appare particolarmente rilevante considerando che il totale degli Stati Uniti e? stato sostanzialmente incrementato (+9%) dalla vendita del Salvator Mundi di Leonardo da Vinci a Christie’s a New York.

Classifica dei Paesi

Al terzo posto nella classifica per fatturati c’e? il Regno Unito, con un fatturato di 2,5 miliardi (+ 18%) di dollari per 55.000 lotti venduti (+ 10%).
Segue la Francia con 783,7 milioni di dollari e un aumento del 35% rispetto all’anno precedente.
Dopo la Francia seguono la Germania con 255,9 milioni di euro e l’Italia al sesto posto con 172,6 milioni di dollari per 24.614 lotti venduti e un prezzo record di 1,7 milioni di dollari .

Gli artisti

Dominano gli artisti europei, tra cui 21 italiani come Lucio Fontana, Rudold Stingel, Francesco Guardi, Amedeo Modigliani e Alberto Burri. Ma sono aumentati anche gli artisti africani e australiani.

Le case d’aste

La copertura planetaria della casa d’aste Christie’s contribuisce alla sua onnipotenza. La stessa strategia è stata adottata anche da Sotheby’s e da Bonhams, ma anche da Phillips che continua la sua espansione a Hong Kong.
A modo loro, le grandi case d’aste cinesi mostrano una stessa preoccupazione di diversificazione geografica e cercano di estendere la loro presenza su tutto il territorio.
Oggi, la società Poly Auction domina su tutte le sue concorrenti grazie a filiali a Pechino, Hong Kong, Shanghai, Xiamen e Shandong

Molte di loro non si limitano al mercato di fascia alta, tutte presentano calendari di vendita il piu? possibile disposti a operare in tutte le fasce di prezzo. Lo sviluppo delle vendite online rappresenta un enorme potenziale in questo settore.

I prezzi

La struttura dei prezzi del mercato dell’arte si sta evolvendo avvantaggiando le fasce di prezzo piu? basse.
I tre risultati sopra i 100 milioni di dollari registrati quest’anno rimangono piuttosto eccezionali.
Il 2017 ha generato un’alta percentuale di opere a prezzi accessibili: la meta? dei lotti globali venduti e? stata acquistata per meno di 1.200 dollari; il mercato di fascia alta (oltre i 100.000 dollari) rappresenta solo il 3% del numero totale di opere in circolazione sul mercato dell’arte globale.

L’evoluzione piu? importante in termini di prezzo con l’impatto piu? profondo sul mercato dell’arte negli ultimi 20 anni e? stata la volonta? dei collezionisti di pagare molto di piu? per l’arte contemporanea.

Diversi artisti, per lo piu? anglosassoni, come Peter Doig, Jeff Koons, Christopher Wool e Richard Prince, hanno raggiunto a meta? della loro carriera livelli di prezzo che prima erano impensabili durante la vita di un artista.