L’Insurtech e i nuovi linguaggi del mercato assicurativo

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Il Grande Mantra “nulla sarà più come prima” tocca l’intero sistema socio economico e politico globale e probabilmente il settore assicurativo si troverà a dover affrontare i cambiamenti più radicali.

“Il settore assicurativo dovrà entro breve affrontare sfide emergenti legate a tutto, dalle ripercussioni della pandemia al peggioramento dei cambiamenti climatici” riporta una recente ricerca pubblicata dall’Università di Waterloo.

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Si deve riconoscere che il modello di business delle assicurazioni è rimasto in gran parte invariato per decenni e che, tranne poche eccezioni, l’attenzione si è concentrata soprattutto sulla ottimizzazione dei processi e i grandi merger. Nel 2020 la ricetta per il successo è cambiata definitivamente.

Se le prospettive di lungo periodo e le strategie sembrano abbastanza chiare, è invece debole, nelle grandi compagnie, la capacità di creare nuovi prodotti e di ingaggiare le nuove generazioni e preparare così il mercato del futuro.

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E’ in questo gap che si consolida il settore dell’insurtech, dove stanno proliferando centinaia di startup innovative, alcune delle quali già arrivate alla dimensione di “unicorni”, avendo superato la valutazione di 1mld di dollari.

Tutte puntano su pochi, chiari fondamenti: ipersegmentazione dell’offerta e attenzione alle fasce di popolazione e lavoratori trascurati dalle compagnie tradizionali; la disintermediazione del rapporto e il ricorso all’intelligenza artificiale e al machine learning per offrire la possibilità di una totale personalizzazione del prodotto; web e app come unici canali di vendita con conseguente investimento nello studio e nell’elaborazione di user interface e user experience di grande effetto.

Abbiamo analizzato le 100 migliori case history.

Vediamo un breve estratto su 5 di queste, particolarmente efficaci per l’utilizzo del linguaggio visivo nella proposta dei loro prodotti.

  • Yolo Insurance – il claim è perfettamente in tendenza: “il tuo cane o il tuo gatto è come uno di famiglia?”. Si inserisce in un megatrend che sta portando le persone a considerare gli animali come persone. Il prodotto assicurativo temporaneo che viene offerto è adeguato alla vita nomadistica di molte persone. Il linguaggio fumettistico e la cartella colori incentrata sugli azzurri sono perfetti per ingaggiare la generazione Millennial.
  • Zego  dedicato ai lavoratori ultraprecari, i gig workers, trascurati da tutti, ma non dagli algoritmi di questa startup. Focus sulla mobilità e sul prezzo. Il trattamento visivo del sito è realistico, con l’impiego di un volto di posizionamento, giovane e self confident. La navigazione è estremamente intuitiva.
  • Lemonade – Estremamente accattivante. Linguaggio cartoon animato, giocato sulle tonalità del bianco-grigio con l’unica presenza del rosso per i pulsanti di navigazione.
  • Struttura scarna e offerta concentrata su contenuto e  responsabilità civile. E’ una B-Corp che devolve in beneficienza gli avanzi di denaro del pool assicurativo del cliente.
  • Wakam – un ottimo esempio di ringiovanimento di una antica compagnia. L’offerta rimane ampia con la possibilità di costruire una polizza in totale autonomia. Il visual del sito è colorato, riprende l’immagine della Lego, marcando così la possibilità del “fai da te”.
  • Oscar Healthy – buon esempio di come umanizzare il delicato argomento dell’assistenza sanitaria, adottando un linguaggio visivo fumettistico e amichevole. Il colore dominante è un azzurro intenso, colore considerato energico e giovane per antonomasia.