Cina e Giappone tra energia pulita e innovazione

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I recenti interventi normativi in Cina sono in sostanza guidati dalla volontà del governo di assicurare la stabilità e la sostenibilità di lungo termine del paese. Per esempio, le politiche di prosperità comune sono progettate per garantire la stabilità sociale, che è il fondamento della crescita economica della Cina. Altre regole, compresa la legislazione antimonopolistica, hanno probabilmente un effetto motivante sulla popolazione a rimanere innovativa. Le restrizioni sul gioco d’azzardo, come ulteriore esempio, sono volte a promuovere valori sociali positivi. L’economia cinese si è infatti indebolita a causa di alcuni dei recenti inasprimenti normativi. Regole più severe sull’acquisto di case hanno portato a una prospettiva negativa dei prezzi degli immobili e a un rallentamento delle vendite, con il risultato che Evergrande, insieme ad alcuni altri piccoli imprenditori del settore immobiliare con un alto livello di indebitamento, è andato in default sul debito. I consumi sono deboli a causa delle prospettive caute dell’occupazione e del reddito, mentre le carenze di elettricità e le sporadiche chiusure locali dovute al Covid-19 hanno anche avuto un impatto sull’economia. In tale contesto di incertezza, si possono comunque trovare delle opportunità. Nel breve periodo, vediamo l’opportunità di incrementare i titoli growth più venduti prima che il sentiment migliori. Guardando più avanti, i piani di sviluppo economico della Cina sono molto concreti e forniscono una tabella di marcia per gli investitori. Innovazione, digitalizzazione ed energia pulita sono tra i chiari temi politici. Crediamo che investire in settori guidati da politiche di sostegno a lungo termine potrebbe rivelarsi gratificante per gli investitori nel tempo. 

La situazione del Covid-19 in Giappone è migliorata notevolmente negli ultimi mesi. I casi sono diminuiti in modo significativo e, dopo aver accumulato ritardo rispetto ad altre nazioni nella somministrazione del vaccino, il Giappone ha recuperato rapidamente. Questo è un quadro incoraggiante per i consumi futuri. Ci stiamo avvicinando alla prossima tornata di risultati trimestrali. Gli investitori attendono con impazienza notizie sui problemi legati alla catena di approvvigionamento e probabilmente si concentreranno molto sulle previsioni delle aziende. In media, ci aspettiamo che gli utili siano piatti o leggermente positivi su base trimestrale, dato che gli utili trimestrali di giugno sono stati significativamente migliori del previsto.

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Sul fronte politico, il nuovo governo del primo ministro Kishida dovrebbe introdurre degli incentivi fiscali per gli investimenti, la ricerca e lo sviluppo e il capitale umano. È anche probabile che il governo promuova gli investimenti infrastrutturali legati al digitale nelle aree a livello regionale. Crediamo che tali iniziative siano di buon auspicio per l’economia giapponese. Inoltre, Kishida è entusiasta della decarbonizzazione, che dovrebbe sostenere la domanda di prodotti e macchinari rispettosi dell’ambiente per aumentare l’efficienza del carburante. Questo è positivo soprattutto per il settore dei beni capitali. I fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) continuano a ricevere sempre più attenzione in Giappone e gli ammodernamenti della catena di fornitura, comprese le prestazioni ambientali e la tracciabilità, sono richiesti molto più di quanto non avvenisse in passato.