Cina: ancora cattive notizie

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I dati macroeconomici pubblicati nel week end mandano di nuovo in ribasso le borse asiatiche. Rallentano produzione industriale, mercato immobiliare e investimenti

La Cina rallenta, sempre di più. I dati macroeconomici pubblicati nel fine settimana lo hanno confermato e le borse asiatiche hanno preso anche oggi la via del ribasso.

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La produzione industriale cinese in agosto è cresciuta del 6,1% rispetto ad agosto 2014, dopo il più 6%, e contro il più 6,4% stimato dagli analisti.

Più deciso il rallentamento del settore immobiliare che sembrava avere invertito la tendenza: invece nei primi otto mesi del 2015 la crescita è stata del 3,5%, il minimo dagli inizi del 2009, contro il più 4,3% del periodo gennaio-luglio.

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Infine gli investimenti in fixed–asset, cresciuti del 10,9% nei primi otto mesi del 2015, l’aumento più limitato degli ultimi 15 anni. Gli economisti avevano previsto una crescita dell’11,1%, dopo il più 11,2% del periodo gennaio-luglio.

I dati hanno innescato le vendite sulle borse asiatiche, con l’eccezione di Hong Kong, che ha chiuso vicina alla parità. Ma Shanghai ha perso il 2,67%, e soprattutto Shenzen quasi il 7%. Male anche Tokyo che ha chiuso a meno 1,63%.