Listino, dopo Poste tocca a Fs e Enav

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Dall’Ipo della prima si attende un introito di oltre 4 miliardi. Nel 2016 lo sbarco in Borsa della società che gestisce il traffico aereo civile. Dopo potrebbe aggiungersi l’Anas

Mentre Poste Italiane procede nell’iter formale che la porterà a breve allo sbarco in Piazza Affari, il capo della segreteria tecnica del ministero dell’Economia, Fabrizio Pagani, ha annunciato che il capitolo “privatizzazioni” attraverso la quotazione di Borsa si arricchisce di nuovi progetti.

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Nel confermare che l’iter dell’Ipo di Poste è vicino al punto di arrivo, Pagani ha detto che nel 2016 a sbarcare sul listino di Milano saranno Enav (nella prima parte dell’anno) e Ferrovie dello Stato (nella seconda).
E non è tutto.

Secondo Pagani, tra le aziende pubbliche va considerata anche l’Anas, società che “può essere modernizzata e diventare il motore per cambiamenti strutturali”.
“C’è un nuovo management molto determinato. Non mi sorprenderei se andasse sul mercato”, ha detto Pagani, spiegando che sul tema stanno lavorando il ministero delle Infrastrutture e quello dell’Economia.

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Il funzionario del ministero dell’Economia ha anche fatto il punto sugli obiettivi delle privatizzazioni in termini di reperimento di risorse fresche.
Il gettito di queste sarà pari allo 0,4% del Pil quest’anno e allo 0,5% il prossimo. Nella prima parte del 2015 il Tesoro ha collocato una quota del 5,7% di Enel per circa 2,2 miliardi di euro.

Per raggiungere il target dello 0,4%, pari a circa 6,5 miliardi, il gettito dell’Ipo di Poste dovrebbe quindi superare i 4 miliardi di euro.