Artigiani e commercianti, così lo sconto per il forfettario

di Walter Quattrocchi -
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Le domande devono essere presentate all’Inps entro il 28 febbraio. Da quest’anno è prevista una riduzione pari al 35% della contribuzione ordinaria

Gli artigiani e i commercianti che rientrano nel regime fiscale forfettario devono, entro il 28 febbraio, rinnovare la domanda all’Inps per fruire dell’agevolazione contributiva. Al regime forfettario possono aderire artigiani e commercianti che nell’anno solare precedente abbiano conseguito ricavi o compensi non superiori a determinate soglie (fra i 25 mila e i 50 mila euro) che variano in base al codice Ateco specifico.

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Quest’anno l’agevolazione contributiva è cambiata: invece di calcolare i contributi in relazione al reddito, senza il rispetto dei minimali contributivi, si prevede l’applicazione di una riduzione pari al 35% della contribuzione ordinaria dovuta i fini previdenziali.

La novità è stata introdotta nella legge di Stabilità 2016 e ora è stata disciplinata dall’Inps.

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In sostanza viene ripristinata una sorta di minimale da rispettare, pari al 65% dell’importo annuo dovuto ai fini previdenziali nelle gestioni speciali dei lavoratori artigiani e commercianti.

Il diritto all’accreditamento dei contributi mensili versati ai fini previdenziali è proporzionalmente ridotto.

L’Inps chiarisce che la nuova agevolazione è facoltativa, e viene riconosciuta solo previa domanda dell’interessato, che deve essere inoltrata tramite il cassetto previdenziale telematico; se la domanda viene presentata in ritardo, l’agevolazione avrà effetto dall’anno prossimo.

Alcune attività sono escluse: agricoltura e attività connesse e pesca, vendita sali e tabacchi, commercio di fiammiferi, editoria, gestione di servizi di telefonia pubblica, rivendita di documenti di trasporto pubblico e di sosta, intrattenimenti, giochi, agenzie di viaggi e turismo, agriturismo, vendite a domicilio, rivendita di beni usati, di oggetti d’arte, d’antiquariato o di collezione, agenzie di vendite all’asta di oggetti d’arte, antiquariato o da collezione.

Sono inoltre esclusi i forfettari iscritti alla gestione separata dell’Inps.