Pensioni più ricche nel pubblico impiego

di Walter Quattrocchi -
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Nel 2015, secondo l’osservatorio Inps, sono aumentate in media del 5,3%

Buone notizie per le pensioni della gestione pubblica pagate dall’Inps lo scorso anno: dai dati che emergono dall’ultimo aggiornamento statistico pubblicato dall’Istituto relativo al 2015, la spesa previdenziale del pubblico impiego nel 2015 risulta in crescita del 2,1% rispetto al 2014, raggiungendo i 66 miliardi di euro.

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Sale anche il numero di pensioni liquidate nella gestione pubblica dell’Istituto, con un incremento rispetto al 2014 del 20% e un importo complessivo di 3,1 miliardi di euro.

L’importo medio mensile della pensione del dipendente pubblico, pari a 1.973 euro, si rivaluta del 5,3% rispetto al 2014, quando l’importo medio mensile era pari a 1.872 euro.

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Riguardo alla tipologia degli assegni, prevalgono le pensioni di anzianità o anticipate, il 55,4% del totale, con importi complessivi annui pari a 40,5 miliardi di euro, seguite per un 13,8%, e con una spesa di 11,3 miliardi di euro, dalle pensioni di vecchiaia.

Completano il quadro le pensioni di inabilità, nel 2015 pari all’8,2% del totale; il restante 22,7% costituito dalle pensioni ai superstiti o di reversibilità.

Riguardo agli importi, il 18,2% delle pensioni del pubblico impiego registra un importo mensile inferiore ai mille euro, il 51,3% è compreso tra i mille e i 2mila euro, il 22,8% tra i 2mila e i 3mila euro; il 7,8% supera infine i 3mila euro mensili lordi.

Le pensioni a carico della gestione ex Enpals (per il 96,3% a carico della gestione dei lavoratori dello spettacolo e per il 3,7% a carico del fondo degli sportivi professionisti) hanno subito nel 2015 un decremento del numero delle pensioni e degli importi mensili, ma con una netta differenziazione per gestione.

Infatti, mentre per i lavoratori dello spettacolo il numero delle prestazioni (55.495) e l’importo complessivo (876,6 milioni di euro) sono diminuiti rispetto al 2014 rispettivamente dello 0,7% e dello 0,5%, per gli sportivi professionisti l’andamento è opposto, con un incremento del 4,9% del numero di pensioni (2.142) e del 6,1% dell’importo complessivo annuo in pagamento (51,7 milioni di euro).