Legge di Bilancio: estesa l’opzione donna

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Anche le lavoratrici dipendenti nate nell’ultimo trimestre del ’58 e le autonome nate negli ultimi tre mesi del ’57 potranno lasciare il lavoro prima, con assegno ridotto

Le lavoratrici dipendenti nate nell’ultimo trimestre del 1958 e le autonome nate nell’ultimo trimestre del 1957 potranno andare in anticipo rispetto ai requisiti previsti dalla riform Fornero. Lo ha stabilito un emendamento alla legge di Bilancio, che estende la platea della cosiddetta “opzione donna”. 

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Come le donne già interessate dall’opzione, per abbandonare in anticipo il lavoro dovranno però accontentarsi di un assegno più modesto: la rendita sarà infatti calcolata con il metodo contributivo, che comporta una riduzione stimata tra il 18% e il 27%.

Le lavoratrici devono in ogni caso aver maturato 35 anni di anzianità entro il 31 dicembre 2015.

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Novità anche sul fronte degli “esodati”: la platea dell’ottava salvaguardia è stata allargata grazie a un altro emendamento che sposta dal 31 dicembre 2012 al 31 dicembre 2014 la data entro la quale deve essere avvenuto l’ingresso in mobilità per avere diritto alla salvaguardia. Il numero delle persone tutelate sale così a 30.700 persone, contro le precedenti 27.700.