Etf, le prime novità del 2016

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Dall’inizio dell’anno sono 11 i prodotti che hanno debuttato su Borsa italiana. Ecco le loro caratteristiche

Il primo debutto è arrivato subito dopo le feste, l’8 gennaio: da allora sono 11 gli Etf che hanno avviato le quotazioni sul mercato EtfPlus di Borsa italiana.

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Ad aprire le danze è stata iShares (gruppo BlackRock) con un fondo dedicato alle “midcap”, la società a media capitalizzazione, tedesche. L’iShares MDax Ucits Etf (codice Isin DE0005933923), gestito dalla filiale tedesca del gruppo, ha l’obiettivo di replicare (con replica “fisica”, ovvero attraverso l’investimento diretto nei titoli) l’indice MDax.
Nel paniere entrano i titoli di 50 società di medie dimensioni quotate alla Borsa di Francoforte: si tratta delle società che seguono, per dimensioni, le prime 30, che sono comprese nel più noto indice, il Dax.
Il fondo ha un Ter (costo totale annuo) dello 0,51%.

Pochi giorni dopo, l’11 gennaio, è stata la volta di Ubs, con un fondo azionario globale. L’Ubs Msci Acwi Sf Ucits Etf Hed Eur A-Acc (codice Isin IE00BYM11K57) replica il Msci Acwi Net Total Return Index. Si tratta di un indice molto diversificato che comprende società in tutto il mondo, ad alta e media capitalizzazione, quotate sia nei mercati sviluppati sia in quelli emergenti.
Il costo annuo di gestione del fondo, che adotta un sistema di replica sintetica, attraverso cioè l’uso di strumenti derivati, è pari allo 0,31%.

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A questo fondo, Ubs ha affiancato, pochi giorni dopo, altri tre Etf, in quotazione dal 19 gennaio, con un’esposizione al mercato azionario degli Stati Uniti. Tutti e tre hanno un costo annuo dello 0,35%, utilizzano una replica fisica, e offrono una copertura (hedge) contro il rischio di cambio euro-dollaro. Diverse le strategie di investimento adottate.

L’Ubs Factor Msci Us Low Volatility Ucits Etf Eu Hed (codice Isin IE00BWT3KJ20) fa riferimento all’Indice Msci Usa Select Dynamic 50% Risk Weighted, un indice ponderato in base al rischio e alla capitalizzazione di mercato, in cui i titoli sono selezionati e riponderati in funzione del livello di rischio, per ridurre la volatilità complessiva del paniere. Il peso del rischio aggregato dei titoli selezionati risulta così dimezzato rispetto all’indice di base (Msci Usa).

L’Ubs Factor Msci Us Quality Ucits Etf Eu Hed (codice Isin IE00BWT3KN65) punta invece sulla “qualità” dei titoli. L’indice di riferimento, Msci Usa Quality punta infatti a selezionare società che mostra una crescita di qualità, che hanno cioè modelli di business durevoli e vantaggi competitivi sostenibili. Si tratta di società che tendono ad avere un alto Roe, utili stabili correlati con il ciclo economico e bilanci solidi con un’alta leva finanziaria.

Infine l’Ubs Factor Msci Us Total Shareholder Yield Ucits Etf Eu Hd (Isin IE00BWT3KQ96), punta alle società caratterizzate da un elevato ritorno per gli azionisti. L’indice Msci Usa Total Shareholder Yield seleziona infatti i titoli di società che hanno un ritorno in contanti per gli azionisti tramite riacquisto o pagamento dei dividendi, riducendo invece l’esposizione verso società che hanno aumentato i livelli di debito per sostenere rimborsi.

In campo anche Amundi, con due nuovi Etf. Il primo, quotato dal 12 gennaio, è l’Amundi Etf Msci Europe Buyback Ucits Etf (codice Isin FR0012805687), che offre un’esposizione alle azioni europee con alto tasso di riacquisto di azioni proprie.
L’indice Msci Europe Equal Weighted Buyback Yield seleziona infatti, all’interno del Msci Europe, che comprende le più importanti azioni quotate in 15 mercati europei, le azioni con il più elevato “buyback ratio”.
Il fondo, che funziona tramite una replica sintetica, ha un Ter dello 0,3%.

L’altra nuova proposta di Amundi per questo inizio d’anno riguarda invece il mercato delle obbligazioni corporate “investment grade”, ovvero con elevato rating di credito. L’Amundi BBB Euro Corporate Investment Grade Ucits Etf (codice Isin FR0012951044), quotato dal 2 febbraio, è il primo Etf in Europa ad offrire un’esposizione all’indice Markit iBoxx Euro Liquid Corporates BBB Top 60, che riflette la performance del debito corporate con un rating pari almeno a BBB denominato in euro, concentrandosi sulle obbligazioni corporate più liquide e diversificate dal punto di vista geografico. L’Etf ha un Ter dello 0,2%.

Sono invece tre le nuove proposte con cui Lyxor (gruppo Société Générale) ha iniziato l’anno. La prima riguarda il mercato azionario cinese: dal 20 gennaio è quotato a Milano il Lyxor For Sg Msci China A (Dr) Ucits Etf (codice Isin FR0011720911). Si tratta di un Etf a replica fisica sull’indice Msci China A, riferito cioè al mercato domestico delle azioni cinesi della classe “A” quotate a Shangai e Shenzen, dove gli investitoti stranieri hanno un accesso limitato.
Il fondo ha un costo annuo dello 0,75%.

Il 27 gennaio è stata la volta del Lyxor Daily Double Short S&P500 Ucits Etf (Isin LU1327051279), che consente di prendere una esposizione “double short” sul mercato di Wall Street. Il fondo replica infatti l’andamento dell’Indice S&P 500 2X Inverse Daily (in dollari Usa), che offre un andamento inverso rispetto a quello della Borsa Usa, e con una leva pari a due, raddoppiando cioè il risultato. Il Ter del fondo è pari a 0,6%.

L’ultima nuova proposta della società francese, in borsa dal 3 febbraio, è un Etf monetario. Il Lyxor Smart Cash Ucits Etf C-Usd (codice Isin LU1248511575, costo di gestione annuo dello 0,2%), ha una gestione attiva e l’obiettivo di generare un rendimento collegato ai tassi del mercato monetario. Il fondo ha adottato infatti come parametro di riferimento il tasso composto dell’Eonia (Euro overnight index average), il tasso più breve in assoluto, essendo calcolato da un giorno al mattino seguente, applicato dalle maggiori banche europee.

Tra i gestori che hanno già ampliato, nel 2016, la loro offerta di Etf non manca infine Invesco PowerShares, con il PowerShares Euro Stoxx High Dividend Low Volatility Ucits Etf (codice Isin IE00BZ4BMM98), quotato a Milano dal 1° febbraio.
Si tratta, spiega la società, del primo Etf intelligente sui titoli ad alto dividendo e bassa volatilità dell’indice Euro Stoxx. Il nuovo fondo punta a replicare l’andamento dell’indice Euro iStoxx High Dividend Low Volatility 50, che seleziona i titoli azionari dell’Eurozona ad alto dividendo, cercando di minimizzare i rischi associati alla volatilità del mercato. Il Ter del fondo è pari allo 0,3%.