Commento di State Street sulla decisione della BCE sulla politica monetaria

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A seguito del meeting odierno della Banca Centrale Europea (BCE), Timothy Graf, responsabile macro strategy per l’area EMEA di State Street Global Markets, e Brendan Lardner, active fixed income portfolio manager di State Street Global Advisors, hanno così commentato:

Commento di Tim Graf: “La BCE aveva già fatto intendere in precedenza che avrebbe optato per una leggera riduzione del programma mensile per l’acquisto di asset, tanto che ci aspettiamo pochi ulteriori movimenti di mercato dopo la decisione di oggi. La volontà di ridurre gli importi dell’acquisto mensile di asset a 30 miliardi di euro per altri nove mesi1 è ampiamente in linea con le attese del mercato, riconoscendo che un tapering graduale si adatta meglio all’attuale situazione economica, caratterizzata dall’aumento della produzione dell’Eurozona, dalla riduzione della capacità inutilizzata e da attese e pressioni inflazionistiche ancora tenui. Visto come i mercati avevano scontato la decisione di oggi, probabilmente l’euro e l’obbligazionario governativo europeo trarranno spunti da altri eventi nei prossimi giorni”.

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Commento di Brendan Lardner: “L’annuncio odierno della BCE è stato generalmente in linea con le attese del mercato, visto che nelle ultime settimane c’era consenso nel prevedere un tapering più esteso nel tempo e caratterizzato da una somma mensile di acquisti inferiore. La BCE ha cercato di fornire un outlook bilanciato ribadendo che, nonostante ci sia una maggiore fiducia nei progressi dell’economia dell’Eurozona che consente, quindi, l’avvio del lungo cammino volto alla normalizzazione della politica monetaria, è allo stesso tempo necessario un processo graduale per supportare la ripresa e creare le pressioni inflazionistiche desiderate. Da gennaio la BCE acquisterà titoli per 30 miliardi di dollari al mese, fino alla fine di settembre, o anche più a lungo se necessario, e reinvestirà i proventi dei titoli in scadenza. Il tono dell’annuncio potrebbe essere interpretato come leggermente accomodante, dato che non è stata fornita una data definitiva per la fine programma di acquisto dei titoli e la BCE ha tenuto sotto controllo le attese in merito a un rialzo dei tassi di interesse grazie alle proprie indicazioni prospettiche (forward guidance), secondo le quali l’aumento dei tassi avverrà solamente alla fine del programma di acquisto di bond. Trattandosi dello scenario ritenuto più probabile dai mercati prima del meeting odierno, ci sarà probabilmente una reazione moderata nei mercati dei tassi sovrani dei paesi core dell’Eurozona e lo stesso avverrà per il tasso di cambio dell’euro. Il tapering relativamente più lungo dovrebbe fornire un certo sostegno agli asset con rendimenti più alti, come i titoli sovrani dei paesi periferici e il credito corporate”.