BidCoin, ad agosto la prima asta d’arte on line con pagamenti in criptovaluta

Walter Quattrocchi -

La casa d’aste on line newyorkese Paddle8 annuncia per il prossimo 18 agosto “BIDCOIN”, un’asta di arte e collectible di lusso dove per la prima volta saranno accettate le criptovalute come metodo di pagamento.

La data del 18 agosto non è stata scelta a caso, coincide infatti con il decennale del lancio del bitcoin, la criptovaluta creata dall’anonimo inventore noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto.

L’adozione del sistema di pagamento tramite criptovaluta è uno dei progetti nato dalla recente fusione della casa d’aste Paddle8 con The Native, una società tecnologica di Losanna, quotata in svizzera con una capitalizzazione di mercato pari a 29,7 milioni di franchi svizzeri attiva nei servizi di marketing, tecnologia ed eCommerce.

Il Ceo di Native, Sergey Skaterschikov, parteciperà al 15% di Paddle8, pagando 8,8 milioni di dollari, con la possibilità di acquisire un ulteriore 36%, per circa 25,6 milioni di dollari.

Paddle8 Lab

Attingendo alla divisione The Native’s Blockchain Lab, nei prossimi mesi le due aziende lanceranno Paddle8 Lab, una business unit attiva per i segmenti dell’arte e del lusso che introdurrà vendite e aste on line basate su blockchain, ovvero un database che registra tutte le transazioni tra due parti in modo verificabile e permanente e che è componente principale della valuta digitale bitcoin, dove ha la funzione di registro pubblico per tutte le transazioni.

Come ha dichiarato il co-fondatore di Paddle8, Alexander Gilkes, al New York Times, “ questa mossa può rappresentare un passo verso una ristrutturazione del mercato dell’arte per attrarre una generazione più giovane che investe sempre più in criptovaluta”.

Altresì Cameron Winklevoss, consulente di lunga data di Paddle8, si dice convinto che il sistema blockchain può essere una “chiave per aumentare la trasparenza nei mercati di tutto il mondo, incluso il mercato dell’arte”.

I dubbi sulle criptovalute

Molti esperti temono il rischio che l’ingresso delle criptovalute, come sistema di pagamento nel mercato dell’arte, possa favorire il riciclaggio di denaro sporco.
I sostenitori delle valute virtuali ribattono sostenendo al contrario che in questo modo si possa riuscire addirittura a prevenire le frodi e a migliorare il tracciamento di asset e identità.

Gennaio nero per le criptovalute

Gennaio scorso è stato il mese peggiore degli ultimi tre anni per le criptovalute.
La causa principale del declino è stato il giro di vite regolatorio di diversi governi, tra cui gli Stati Uniti.
La Securities and Exchange Commission americana ( la nostra Consob) ha ad esempio bloccato la raccolta fondi da 600 milioni di dollari in bitcoin fatta da AriseBank, una banca con sede a Dallas che gestisce oltre 700 criptovalute.

Anche gli esperti di economia riuniti a gennaio a Davos per il World economic forum hanno messo in guardia sulla bolla speculativa legata alle monete come bitcoin.

Il mercato d’arte on line

The Hiscox Online Art Trade Report 2017, prodotto dalla compagnia assicurativa britannica Hiscox insieme agli analisti di ArtTactic, ha stimato che nel 2016 il volume d’affari on line del mercato dell’arte ha raggiunto i 3,75 miliardi di dollari, con un balzo del 15% sul 2015 e una market share dell’8,4% sul mercato globale dell’arte, in crescita rispetto al 7,4% del 2015.

Secondo il report, nel 2016 le case d’aste tradizionali hanno investito nello sviluppo del web e il risultato non si è fatto attendere : Sotheby’s, Christie’s ed Heritage Auctions hanno insieme generato vendite on line per 720 milioni di dollari, pari al 19% del mercato on line.

In particolare Christie’s ha registrato una crescita dell’84%, mentre la casa d’aste americana Heritage Auctions ha riferito che il 41% delle sue vendite in asta è attualmente on line, con 348,5 milioni di dollari di vendite nel 2016 (+1,3% rispetto al 2015).

Ecco la classifica delle prime dieci case d’aste con vendita on line: prima Christie’s , seconda Sotheby’s, terza Artsy , quarta 1stdibs, quinta Artnet, sesta Phillips, settima Auctionata & Paddle 8, ottava Saatchi Art, nona Bohnams e decima Invaluable.

Quale tipo di arte si acquista on line

L’85% dei new buyer acquista stampe e lavori in edizione con un prezzo medio relativamente basso.
Il 60% ha acquistato dipinti e il 59% fotografia.

I social media

Instagram supera Facebook come canale preferito per il mondo dell’arte ( 57% degli acquirenti), diventando la piattaforma più diffusa tra i social media ( dal 48% nel 2016 e dal 34% nel 2015), sempre più importanti per gallerie e dealer .