Unigestion: 10 anni dalla crisi: cosa è cambiato?

Jerome Teiletche -
- Advertising -

La crisi del 2008 è stata in ultima analisi determinata dall’avidità che ha portato a posizioni caratterizzate da un’eccessiva leva finanziaria su debiti di scarsa qualità.

Dieci anni dopo, scopriamo che le vecchie abitudini sono dure a morire. Il debito globale totale è più alto oggi rispetto a un decennio fa. Gli investitori alla ricerca di rendimenti si sono lanciati su strategie difficilmente in grado di fornire la liquidità necessaria per la prossima crisi (ad esempio il credito alternativo). Peggio ancora, gli investitori non stanno prezzando un evento del genere, forse contando su un’altra “iniezione” della banca centrale che li protegga.

- Advertising -

Sono diversi i fattori che potrebbero innescare la prossima crisi finanziaria. L’aumento delle pressioni inflazionistiche potrebbe portare a una politica monetaria più restrittiva, incidendo drammaticamente sul segmento obbligazionario, ma anche su asset meno liquidi come, ad esempio, il settore immobiliare. Un simile inasprimento potrebbe anche rendere insostenibili i debiti con l’esterno per alcuni paesi o settori, determinando un effetto a cascata nel momento in cui i creditori assorbiranno le perdite all’interno dei loro bilanci. Per gestire tali rischi, la diversificazione e la flessibilità sono fondamentali. In particolare, i bond statali da soli potrebbero non costituire una protezione sufficiente come nel 2008, dal momento che le munizioni delle banche centrali sono oggi inferiori rispetto a quell’anno.


Jerome Teiletche – Head of Cross Asset Solutions – Unigestion

- Advertising -