Criptovalute e calamari: follie di maggio in attesa di un catalizzatore

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Un clima da risk-off nei primi giorni di maggio ha visto i mercati azionari e i rendimenti dei titoli di Stato scambiare leggermente al ribasso, sebbene con volumi modesti e senza troppa convinzione. Con poche ‘nuove’ notizie rilevanti, la dinamica ‘sell in may and go away’ (‘vendi a maggio e scappa’) potrebbe essere stata in parte responsabile di questo movimento dei prezzi, in seguito al recente rally delle azioni.

Tuttavia, continuiamo a vedere i mercati muoversi in modo laterale, in attesa di un catalizzatore più significativo. In questo contesto, il report di oggi sul mercato del lavoro statunitense potrebbe rappresentare un dato rilevante. Le informazioni in arrivo sembrano confermare che l’economia americana stia registrando una solida crescita, con le difficoltà nelle forniture e le carenze in alcuni settori che rappresentano il principale freno a una domanda in espansione.

In base a ciò, vediamo sempre più segnali di pressioni sui prezzi, mentre le materie prime continuano a salire, con il rame e il legname che stanno registrando incrementi significativi. I future sul legname sono saliti di oltre il 400% nell’ultimo anno e del 60% solo nell’ultimo mese, con un movimento dei prezzi molto simile a quello del mercato delle criptovalute.

Nel corso del prossimo mese, prevediamo che l’indice dei prezzi al consumo USA salirà dal 1.6% al 2.5%. Anche se parte di questo aumento può essere definito ‘transitorio’, riflettendo gli effetti di base del 2020, siamo incerti sul fatto che l’inflazione diminuirà successivamente, come molti osservatori e la stessa Federal Reserve prevedono al momento.

Dal nostro punto di vista, un modesto aumento nelle aspettative di inflazione potrebbe innescare un aumento nel livello dei prezzi più diffuso nei prossimi mesi. Per il momento, la nostra impressione è che i policymaker sarebbero felici di incoraggiare questo sviluppo.

Tutto questo sembra essere stato riconosciuto da Yellen questa settimana, che ha manifestato le sue aspettative su un aumento dei tassi ad un certo punto.

Per certi versi, ciò potrebbe essere visto come un errore di comunicazione da parte del Tesoro, dato che la Yellen è ben consapevole della necessità di autonomia operativa della FED – in particolare, dopo la presidenza Tump, quando l’indipendenza della FED è stata apertamente messa in discussione.

Nonostante questo, si può pensare che Yellen stia solamente ponendo le basi affinché il Paese e i mercati finanziari siano preparati per un aumento nei tassi, quando l’economia rimbalzerà e ritornerà alla situazione di pieno impiego, nei mesi a venire.

Europa

In Europa i festeggiamenti di inizio maggio hanno reso la settimana relativamente tranquilla sui mercati finanziari.

In Spagna, la vittoria di Diaz Ayuso per il Partido Popular alle elezioni di Madrid ha segnato uno spostamento della politica verso destra. In parte, i suoi appelli per la ‘libertà’ sembrano aver raccolto molto consenso nel popolo. La sua insistenza passata per tenere aperti i bar nella regione di Madrid, mentre altrove le amministrazioni socialiste spingevano per un lockdown più stringente, sembra aver dato i suoi frutti alle urne.

È anche interessante notare che, via via che i Paesi emergono dall’incubo del Covid e delle relative politiche ‘totalitarie’ che hanno colpito la vita quotidiana, potrebbe esservi il desiderio di un approccio più libertario negli anni a venire.

Elezioni nel Regno Unito

Alle elezioni regionali nel Regno Unito, il Labour Party sotto la guida di Keir Starmer ha faticato a fare progressi contro i Conservatori.

Nel frattempo, a nord, i partiti nazionalisti hanno ottenuto buoni risultati, ma sembra probabile che il SNP non sia riuscito ad ottenere la maggioranza assoluta. Nelle ultime settimane, i sondaggi avevano indicato un supporto in calo per l’indipendenza scozzese.

Pur aspettandoci che il SNP continui a portare avanti questo obiettivo, crediamo sia improbabile che Westminster ceda terreno nel breve termine, consentendo un referendum. Se il SNP avesse ottenuto un mandato molto più forte, le cose potrebbero essere andate diversamente, ma per il momento sembra che questa questione passerà in secondo piano.

Mercati emergenti

Sui mercati emergenti, l’attenzione è tornata a concentrarsi sul Covid e i rischi legati alle ricadute economiche, mentre aumentano gli appelli perché l’India adotti un regime di lockdown più stringente. Dato che la percentuale di vaccinati è molto più bassa rispetto ai paesi sviluppati più avanti nelle campagne, è comprensibile che i rischi di ribasso legati al virus possano rappresentare un freno maggiore per la crescita dei mercati emergenti rispetto a quelli sviluppati nel 2021.

Nel frattempo, il picco di contagi alle Seychelles rappresenta un campanello di allarme per i Paesi che vorrebbero far ripartire il proprio settore turistico. In aggiunta, l’elevato livello di vaccinazioni nel Paese – il 69% della popolazione, una delle percentuali più alte al mondo – evidenzia i rischi posti dalle nuove varianti. Si tratta di uno sviluppo che sarebbe decisamente preoccupante se si ripetesse anche altrove su più larga scala.

A livello di indice, gli asset emergenti sono stati leggermente più deboli nei primi giorni di maggio, con i mercati locali che hanno sottoperformato e il dollaro che si è lievemente rafforzato. La Colombia in particolare ha sottoperformato, dato che il governo si è piegato alle richieste populiste che si opponevano alle misure per ottenere un consolidamento fiscale e preservare il rating investment grade del Paese.

Nel complesso, i movimenti dell’indice sono stati relativamente contenuti. Lo stesso vale per il credito societario, con gli spread solo leggermente più ampi mentre il mercato si prepara per un mese di abbondanti nuove emissioni.

Criptovalute

È stato interessante osservare la recente salita del Dogecoin. Il prezzo ha raggiunto $0,69 e se qualcuno negli Usa avesse investito l’assegno fiscale ricevuto dal Governo in questa criptovaluta ora avrebbe in mano più di $500,000.

Va sottolineato che ciò sta avvenendo mentre il momentum del Bitcoin sembra essersi arrestato. Si può sostenere che le criptovalute siano principalmente un mezzo per la speculazione finanziaria e con il Bitcoin che è diventato così grande, ora è molto più difficile spingerne il prezzo al rialzo con un aumento esponenziale. Di conseguenza, chi vuole arricchirsi in fretta deve rivolgere l’attenzione a valute più piccole.

Se si volesse scrivere un articolo sul ciclo di vita di una bolla finanziaria, sembrerebbe che stiamo raggiungendo un momento interessante in cui il trade migliore per gli investitori in criptovalute al momento è trovare la nuova moneta / schema Ponzi da gonfiare fino alle stelle.

In attesa di venti di cambiamento

Con i mercati in attesa di un catalizzatore, una sostanziale sorpresa dal report sul mercato del lavoro USA potrebbe scuoterli dal torpore che ha regnato di recente. Tuttavia, servirebbe un discostamento davvero notevole dalle attese per innescare una rivalutazione dello scenario macroeconomico.

Per ora la stima è che una crescita vicina a un milione di posti di lavoro al mese potrebbe far scendere la disoccupazione sui livelli fine 2019 entro gli inizi dell’anno prossimo.

Non saremmo sorpresi di assistere a una normalizzazione più rapida, anche se al momento non è in corso un vero e proprio dibattito sull’outlook economico USA, in quanto tutti sono in attesa di prove a testimonianza di una crescita economica solida. I maggiori quesiti riguardano per quanto tempo questa espansione risulterà sostenibile e quale sarà l’outlook per l’inflazione.

Come abbiamo già spiegato in precedenza, una diminuzione della pressione ribassista secolare sui prezzi coinciderà probabilmente con un’accelerazione ciclica dell’inflazione USA. Di conseguenza, ci aspettiamo che nei prossimi mesi i policymaker assistano all’incremento dei livelli di inflazione di cui sono in attesa.

È possibile che la diffusione di un singolo dato possa spingere i mercati a iniziare a scontare questo esito, anticipando le aspettative per un futuro inasprimento monetario. Ciò potrebbe far risalire i rendimenti nei prossimi due mesi, inclusi quelli reali.

Tuttavia, è possibile che serva invece una serie di dati affinché la narrativa di un’inflazione ‘transitoria’ inizi a indebolirsi. Allo stesso tempo, ci aspettiamo che la politica fiscale continui a mettere pressione su un’agenda espansiva.

Negli USA i benefici derivanti da un upgrade sostanziale delle infrastrutture del Paese e dagli investimenti in tecnologie green sarebbero numerosi. Sebbene qualcuno possa sollevare dei timori in merito a una potenziale sregolatezza fiscale, sembra che manchi ancora molta strada prima che la generosità del Governo possa sfuggire di mano.

All’opposto, in Giappone alcuni esempi potrebbero apparire discutibili. La città di Noto di recente ha deciso che sarebbe stato opportuno spendere i fondi stanziati per il Covid per la statua di un calamaro gigante. Intendiamoci, questa potrebbe essere vista come una decisione bizzarra, ma ha sicuramente permesso di segnalare la città sulle mappe. In più, probabilmente poterà molta più gioia dei miliardi che un Paese come il Regno Unito ha speso per l’ormai defunta app “Track and Trace”!