Il prossimo tapering sarà uguale al precedente?

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Di recente l’orientamento della Banca centrale americana ha rappresentato ancora un tema di grande interesse per i mercati azionari, dato che la traiettoria del tapering e dei tassi di interesse è stata messa a fuoco in maniera più precisa solo di recente. Guardando alla fase ditapering precedente, ci chiediamo se possiamo aspettarci delle similitudini anche questa volta. La prima considerazione è tener presente a che punto del ciclo di mercato di ci troviamo. Il momentum relativo ai segmenti del value e a quelli dei nomi economicamente più sensibili continua ad andare avanti sulla scia delle riaperture e del rimbalzo proprio in quegli stessi segmenti di mercato. Il rally delle materie prime sosterrà anche forti numeri in questa stagione degli utili. Tuttavia, stiamo di recente riscontrando numeri solidi in termini di crescita per quanto riguarda i nomi del comparto tecnologico.

Quei nomi che sono emersi tra i vincitori del tema legato al “working from home” stanno confermando il proprio successo. Il digital è un trend che continua ad avere margine di crescita. I nomi dell’ambito growth vengono da un mese complessivamente solido. Detto questo, anticipando l’aspettativa di revisioni al rialzo dei tassi, potrebbe venir meno un po’ di supporto all’idea di un’inflazione potenzialmente fuori controllo offrendo così allo stesso tempo nuovo supporto a coloro che sono preoccupati proprio per i picchi di inflazione. Per i beni di base esposti a questi aumenti di prezzo nell’ambito delle materie prime e dei trasporti, ci aspettiamo una possible erosione dei margini per il resto dell’anno. Di fatto, i vincoli nelle catene di approvvigionamento continuano ad avere un impatto anche dove c’è una forte domanda.

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