Cassa Lombarda: l’analisi settimanale dei mercati finanziari

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(a cura dell’Advisory)

Macro review

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L’economia tedesca è cresciuta leggermente meglio nel 3T rispetto a quanto suggerito dai dati preliminari, sostenuta dai consumi: +0,4% su base trimestrale e +1,3% su base annua vs +0,3% e +1,2% precedentemente indicato. In Europa i PMI beneficiano di un clima più mite. Gli indicatori in Usa in generale confermano il rallentamento in corso, senza però destare eccessive preoccupazioni.

Azioni

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Settimana tendenzialmente positiva per i listini azionari mondiali, in una ottava accorciata per il mercato americano per le festività del Thanksgiving e del BlackFriday.

Obbligazioni

Il divario tra i rendimenti dei titoli di Stato tedeschi a 2 anni e a 10 anni è sceso a -27 punti base lo scorso giovedì. Si tratta della maggiore inversione da ottobre del 1992. I tassi sono rientrati in generale per tutte le componenti di Rischio, sia Govies che Corportate Investment Grade e High Yield, facendo registrare i minimi relativi rispetto lo scorso 20 ottobre. In Italia il BTP decennale ha aggiornato il suo rendimento sino ad arrivare al 3,69% nella seduta di giovedì (per chiudere venerdì a 3,85%), tasso che non si vedeva dalla fine di agosto, con lo spread Italia vs. Germania stabile sotto 200bp. Gli ultimi verbali del FOMC hanno indicato che la FED potrebbe rallentare il ritmo di rialzi dei tassi a 50 bps da 75 bps. Le banche centrali di Svezia e Nuova Zelanda hanno alzato i tassi settimana scorsa, mentre quella cinese ha tagliato le riserve obbligatorie nel tentativo di stimolare l’economia

Valute e materie prime

Ancora una settimana debole per il dollaro. Il DXY ha perso circa lo 0,9%, mentre l’euro si è rafforzato di uno 0,7% nella settimana. Il greggio Brent è sceso del 4,5% in settimana, portandosi sui minimi di metà gennaio, mentre il WTI ha toccato i minimi di fine dicembre 2021 perdendo il 4,8%. Entrambi i benchmark, hanno registrato tre ribassi settimanali consecutivi. Il prezzo del gas in Europa

Outlook

In Cina la crescita dei casi di Covid e le misure del governo (osteggiate anche dalla popolazione) creano volatilità di breve. Le colombe della Fed potrebbero essere incoraggiate questa settimana dalle prove di un rallentamento dell’attività negli Stati Uniti grazie ai numerosi indicatori macro che verranno pubblicati, tra cui anche la seconda lettura del Pil. Il rapporto PCE, previsto per giovedì, dovrebbe mostrare un’inflazione più debole ma resilienza nei livelli di spesa e reddito. Il principale focus in US sarà sul mercato del lavoro, dove mercoledì avremo l’indagine ADP, e venerdì il job report del mese di novembre. Le assunzioni nei settori non agricoli sono previste rallentare a 200.000 da 261.000, mentre la crescita dei salari è prevista moderata e la disoccupazione stabile al 3,7%. Jerome Powell parlerà mercoledì alla Brookings Institution di Washington su mercato del lavoro e stato dell’economia. In tal senso importante anche il Beige Book (30.11). Diversi atri membri del FOMC si esprimeranno nel corso della settimana prima che inizi il black-out period in vista del meeting di dicembre. La BCE vedrà l’ultimo aggiornamento sull’inflazione prima della riunione del 15 dicembre. Diversi speech anche in seno alla Bce: Christine Lagarde, Philip Lane e Luis de Guindos.